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Ecco le terne de “Le maschere del teatro italiano”. A settembre il premio a Catania

Teatro e opera Decise dalla giuria all'Argentina di Roma le terne in gara per l’edizione 2023 del principale riconoscimento che premia il teatro italiano. La città etnea protagonista per il secondo anno del premio grazie alla organizzazione dal Teatro Stabile. La serata finale prevista in piazza dell'Università il 7 settembre alle 20. 30 con differita in tv su Rai1 alle 23.35

La giuria del premio “Le maschere del teatro italiano” si è riunita ieri al Teatro Argentina di Roma per decidere le terne finaliste dell’edizione 2023. Il premio, ideato da Luca De Fusco e da Maurizio Giammusso, anche quest’anno si terrà in piazza dell’Università a Catania, il 7 settembre alle ore 20. 30 con differita su Rai1 alle 23.35. Il Premio nacque nel 2002 con l’obiettivo di rappresentare tutto il teatro italiano nella ricchezza delle sue esperienze e nella varietà delle sue espressioni artistiche e produttive, e vanta sin dal suo nascere il patrocinio dell’Agis.

Quest’anno la giuria, come sempre presieduta da Gianni Letta, è composta da Rita Gari Cinquegrana (presidente del Teatro Stabile di Catania), Giulio Baffi (presidente dell’Associazione nazionale critici italiani e critico de “La Repubblica” Napoli), Donatella Cataldi (giornalista di “Chi è di scena” del Tg3), Carmelita Celi (critico de “La Sicilia”), Franco Cordelli (critico del “Corriere della Sera”), Masolino d’Amico (critico de “La Stampa”), Maria Rosaria Gianni (già capo redattore cultura del Tg1 e adesso giornalista del “Tempo”), Katia Ippaso (critico de “Il Messaggero”), Tommaso Le Pera (fotografo di scena), Giovanna Marinelli (commissario straordinario del Teatro di Roma), Roberto Mussapi (critico di “Avvenire”), Simonetta Trovato (giornalista e critico del “Giornale di Sicilia”), Salvatore Vanorio (produttore teatrale). Le terne scelte ieri durante la consueta riunione pubblica, saranno poi votate da una giuria di circa 1000 esperti del settore.

Come ogni anno verranno consegnati 13 premi, oltre quello speciale assegnato dal presidente della giuria e quello alla memoria di Graziella Lonardi Bontempo. A Gabriele Lavia attore, regista e sceneggiatore italiano tra i più acclamati, che l’anno scorso ha compiuto 80 anni, va il Premio del Presidente, un premio dato direttamente dal Presidente della Giuria, Gianni Letta; mentre ad Annamaria Granatello, dal 2006 Presidente e Direttrice del Premio Solinas, il Premio Graziella Lonardi Buontempo  con il quale viene onorata la memoria di Graziella Buontempo mecenate napoletana, celebre collezionista e amante dell’arte contemporanea.

L’originale premio, una maschera in acciaio posata su una pietra dell’Etna, è realizzato dall’artigiano napoletano Paolo Gambardella.

Ad aprire la serata sarà Lina Sastri con “Core ‘ngrato” canzone classica napoletana scritta nel 1911 da un emigrato calabrese e musicata da Salvatore Cardillo. Un brano che l’artista napoletana presenterà accompagna dal violinista Gennaro Desiderio. La chiusura della serata è invece affidata a Gabriele Lavia, che regalerà al pubblico un breve monologo “Quanto è bella giovinezza” da Lorenzo il Magnifico. Come da tradizione la serata su Raiuno sarà condotta da Tullio Solenghi e verranno premiati gli spettacoli andati in scena nella Stagione 2022/2023. A supportare Solenghi le due vallette Federica Motta e Lorena Crisafi vestite dalla stilista catanese Mariella Gennarino.

I giurati del premio “Le maschere del teatro italiano” presenti al Teatro Argentina di Roma per la scelta delle terne finaliste

“Le maschere del teatro italiano”, le terne 2023

Spettacolo di prosa

Edipo Re, regia Robert Carsen; Ferito a morte, regia Roberto Andò; Come tu mi vuoi, regia Luca De Fusco.

Regia

Robert Carsen, Edipo re; Filippo Dini, Il crogiuolo; Valerio Binasco, Sei personaggi in cerca d’autore.

Attore protagonista

Arturo Cirillo, Cyrano de Bergerac; Filippo Dini, Il crogiuolo; Giuseppe Sartori, Edipo Re.

Attrice protagonista

Lucia Lavia, Come tu mi vuoi; Laura Marinoni, Maria Stuarda; Anita Bartolucci, Così è se vi pare.

Attore non protagonista

Graziano Piazza, Edipo re; Gianluca Ferrato, Così è se vi pare; Gianluigi Fogacci, Il compleanno.

Attrice non protagonista

Iaia Forte, Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo; Anna Teresa Rossini, I due papi; Orietta Notari, Il gabbiano.

Monologo

Elena Arvigo, I monologhi dell’atomica; Ermanna Montanari, Madre; Maria Cristina Gionta, Bellezza Orsini. La costruzione di una strega.

Emergente

Giulio Pranno, Il figlio; Giordana Faggiano, Sei personaggi in cerca d’autore; Gaia Masciale, Uno sguardo dal ponte.

Scenografo

Marta Crisolini Malatesta, Come tu mi vuoi; Margherita Palli, Romeo e Giulietta; Gianni Carluccio, Ferito a morte.

Costumista

Gianluca Falaschi, Cyrano de Bergerac; Marta Crisolini Malatesta, Come tu mi vuoi; Giovanna Buzzi, Il Misantropo.

Musiche

Ran Bagno, Come tu mi vuoi; Aleph Viola, Il crogiuolo; Federico Odling, Cyrano de Bergerac.

Novità italiana

Claudio Fava ed Ezio Abbate, Centoventisei; Saverio La Ruina, Via del popolo; Spiro Scimone, Fratellina.

Disegno luci

Gigi Saccomandi, Come tu mi vuoi; Gianni Carluccio, Ferito a morte; Pasquale Mari, Romeo e Giulietta.



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