Musica Prodotto da Fabio Gargiulo, e disponibile dall’11 dicembre su tutte le piattaforme digitali, il nuovo singolo della cantautrice palermitana - all'anagrafe Noemi Cannizzaro - mescola sonorità elettroniche a influenze classiche e folk
“Una donna su cinque nei paesi occidentali non ha figli […] Al cuore di una cultura pronatalista c’è l’idea che i genitori abbiano più valore dei non genitori”. È quanto ha affermato recentemente Jody Day, psicoterapeuta e fondatrice di Gateway Women, un network per donne senza figli in una cultura che celebra la genitorialità. È l’argomento, dibattuto da decenni su più fronti, di “Farei anche un figlio”, nuovo brano della cantautrice Nòe, disponibile dall’11 dicembre su tutte le piattaforme digitali (Freecom Music / distr. Believe).
“Farei anche un figlio” segna l’inizio del nuovo progetto della cantautrice palermitana, prodotto da Fabio Gargiulo, in cui sonorità elettroniche si mescolano a influenze classiche e folk.
«Ho immaginato da una parte la donna che cuce il corredo per il figlio in arrivo e dall’altra io che ricamo il mancato coraggio di farlo – ha commentato Nòe – Il velo nero fa parte di un immaginario antico che ho voluto riprendere per rappresentare i desideri, ma anche tutti i rimpianti, come un amore ormai perduto».
Nel videoclip del brano, girato nel sito archeologico delle Cisterne Romane di Fermo, con la regia di Alessio Beato e la collaborazione del ballerino Simone Zambelli, appaiono cisterne vuote e fredde, metafora del terreno non fertile sul quale appoggia oggi il richiamo alla maternità. A rafforzare il concetto, la danza di un figlio intrappolato nelle viscere del desiderio.
Nòe, nome d’arte di Noemi Cannizzaro, è una cantautrice siciliana, originaria di palermo, trapiantata a Milano. Nel 2016 pubblica il suo primo singolo “Non lo so”, seguito da un Ep autoprodotto. Dopo due singoli pubblicati dall’etichetta Nufabric Records, a dicembre 2020 esce il nuovo singolo “Farei anche un figlio” per Freecom Music.
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