Premi e bandi Le artiste russe, la pianista Anna Leyerer e la cantante Nina Solodovnikova, si sono aggiudicate il primo premio del prestigioso premio diretto dal M° Corrado Ratto. Rosalinda Campanile, assessore alla cultura del Comune di Enna: «Il successo registrato conferma che questa città ha una forte vocazione culturale che andava solo risvegliata»
E’ stato il pubblico delle grandi occasioni quello che domenica sera ha salutato la 34° edizione del Concorso Internazionale riservato a pianisti e cantanti lirici “Francesco Paolo Neglia”, un grande successo che conferma la naturale vocazione alle arti della città di Enna, candidata a Capitale italiana della Cultura 2025.
Due donne iscrivono il loro nome nell’albo d’oro del Concorso internazionale diretto artisticamente dal M° Corrado Ratto (vicedirettore dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania che nel 1990 vinse il primo premio del Concorso Neglia), la pianista russa Anna Leyerer e la cantante russa Nina Solodovnikova.
«Mi piace ricordare che in questa edizione i candidati sono venuti da tanti Paesi diversi – ha detto il M° Ratto nel corso della serata conclusiva – nonostante le difficoltà del momento che, ricordiamolo, stanno colpendo soprattutto i giovani, bloccati prima dalla pandemia e poi dalla guerra. Mi rammarica dover segnalare la defezione di ben cinque candidati al Concorso, quattro provenienti dall’Ucraina ed uno dalla Russia. Giovani ai quali è stato negato il visto per lasciare i loro Paesi e ciononostante affrontano la vita con entusiasmo».
Quest’anno il Concorso internazionale “Francesco Paolo Neglia” ha visto la partecipazione di musicisti e cantanti di altissimo livello che ne hanno determinato il successo. Un risultato al quale ha contribuito tutta la città, grazie a una precisa volontà dell’Amministrazione comunale che da anni punta su questo evento artistico di altissimo livello, che quest’anno ha voluto coinvolgere attivamente la cittadinanza.
«Il successo del Premio Neglia è la conferma di ciò che il sindaco Maurizio Dipietro ha sempre sostenuto, ovvero che questa città ha una forte vocazione culturale che andava solamente risvegliata – ha detto l’assessore alla cultura Rosalinda Campanile -. E’ per questo che abbiamo deciso di condividere con la città, con tutti i cittadini, questi giorni di straordinaria bellezza: attraverso la filodiffusione, che è stata molto apprezzata, e garantendo l’ingresso gratuito del pubblico durante tutte le fasi del concorso e anche a questa bellissima serata conclusiva. E’ stato un successo straordinario, giorni di festa ma anche di grande impegno, che hanno visto tutta l’Amministrazione comunale, ma in particolare all’Ufficio cultura ed eventi diretto da Sergio Maffeo impegnato su più fronti, non in ultimo sulla produzione necessaria alla candidatura della città a Capitale italiana della Cultura 2025: un obiettivo per il raggiungimento del quale dobbiamo lavorare tutti insieme, uniti e coesi».
Nel corso della serata, oltre alle due artiste vincitrici, si sono esibiti anche tutti gli altri premiati: il pianista russo Artem Kuznetsov (2° classificato), il pianista albanese Kostandin Tashko (3° classificato); le cantanti giapponesi Kanna Ogawa e Nagai Haruna (2° classificate ex-equo), la cantante italiana Miriam Carsana e il cantante giapponese Tetsuji Yamaguchi (3° classificati ex-equo).
Quest’anno per la prima volta è stato assegnato il Premio Patrizia Aiosa, istituito in memoria della stimata insegnante ed eccelsa pianista ennese, scomparsa prematuramente, al più giovane dei pianisti finalisti: l’italiano Gabriele Zicari. Aldo Petralia, marito di Patrizia Aiosa, ha poi donato ufficialmente il pianoforte di sua moglie al Comune di Enna, che sarà custodito nella Sala Proserpina. «Sono certo che in questo momento Patrizia ci guarda e sorride – ha detto Petralia con un filo di commozione – perché lei avrebbe voluto che il suo pianoforte continuasse a suonare. E quindi oggi lo doniamo alla città affinché il ricordo di Patrizia possa restare vivo nelle note di chi lo suonerà».
Prima della conclusione della serata e delle fotografie di rito è stata la mezzosoprano Marianna Pizzolato, artista di fama internazionale (una delle interpreti di riferimento per il repertorio rossiniano) che ha presieduto la giuria della sezione canto lirico, a rubare la scena con un messaggio di buon auspicio: «In un tempo come quello che stiamo vivendo la musica ci insegna che può essere una speranza – ha detto la mezzosoprano palermitana -. Nonostante tutto, questi meravigliosi ragazzi hanno il coraggio di andare avanti e guardare al futuro: per me questo vuol dire che ancora possiamo e dobbiamo sperare nella bellezza, e in particolare nella bellezza della musica».
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