Visioni Il festival del cinema indipendente Europeo e del Mediterraneo, che si terrà al Centro Zo di Catania dal 13 al 17 novembre, è stato inaugurato dall'anteprima del documentario di Maria Arena, dedicato alla storica band catanese, alla quale è stato consegnato il Premio Speciale CFF24
Si è aperta con la proiezione di Uzeda – Do it yourself e la successiva consegna del Premio Speciale CFF24 alla regista Maria Arena l’anteprima del Catania Film Fest 13. – Festival del Cinema Indipendente Europeo e del Mediterraneo. Durante la serata, oltre al documentario sulla storica band catanese, sono stati presentati i film in concorso della prossima edizione, che si svolgerà dal 13 al 17 novembre
L’apertura sarà presso l’Auditorium “Concetto Marchesi”, al Palazzo della Cultura, mercoledì 13 novembre. Da giovedì 14 a domenica 17 novembre proiezioni, incontri ed eventi speciali verranno ospitati negli spazi di Zo Centro Culture Contemporanee (piazzale Rocco Chinnici, Catania). Domenica 17 novembre avrà luogo la cerimonia di premiazione dei migliori film, documentari e cortometraggi indipendenti Europei e del Mediterraneo.
Il Catania Film Fest (CFF) è organizzato da Daniele Urciuolo per Alfiere Productions e dall’associazione Catania Film Festival, con la collaborazione dell’Associazione Zo.
Il CFF è una manifestazione riconosciuta dal Coordinamento dei Festival Siciliani, realizzata con il patrocinio del Comune di Catania, il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e della Sicilia Film Commission. A questi si aggiungono altri enti pubblici, associazioni e sponsor privati. La direzione artistica è composta dal critico cinematografico Emanuele Rauco, dalla regista e sceneggiatrice Laura Luchetti e dal fondatore Cateno Piazza.
Il presidente del Festival, Daniele Urciuolo ha tratteggiato il percorso del Festival durante questi suoi tredici anni: «Il Catania Film Fest è giunto alla sua tredicesima edizione. Tredici anni di grande impegno e passione per il cinema e per questa città, piena di cultura e di energia. In questi anni siamo cresciuti e anche con la nuova edizione vogliamo offrire al pubblico riflessioni ed emozioni autentiche attraverso la proiezione di opere cinematografiche che affrontano tematiche sociali importanti, insieme ad occasioni di incontro e di promozione dei talenti siciliani».
Elogio del margine è la frase che orienterà, come una bussola, la navigazione di questa edizione del Festival. Una frase presa in prestito da un libro della scrittrice e attivista afroamericana Bell Hooks. Da lei deriva la suggestione del margine come punto dello spazio “capace di offrirci la possibilità di una prospettiva radicale da cui guardare, creare, immaginare alternative e nuovi mondi”. Un margine che il Catania Film Fest intende abitare, come luogo in cui è necessario collocarsi per guardare, ascoltare, riflettere e imparare.
Ha dichiarato Cateno Piazza: «Ogni edizione del festival è un’occasione per raccontare storie che parlano a tutti. Siamo fieri di poter contare sulla qualità e professionalità di registi e produttori, che condividono con noi l’idea del cinema come strumento di dialogo interculturale e laboratorio sul futuro, sulle idee, i linguaggi e le visioni che, di questo panorama, determineranno le linee di tendenza. Il Catania Film Fest è una delle realtà più dinamiche nel settore del cinema indipendente, in particolare per i progetti dei nuovi e giovani autori europei e dei paesi del Mediterraneo».
Il programma del Catania Film Fest, XIII edizione, prevede: 39 film in concorso, 6 film indipendenti italiani, 5 film indipendenti europei e del mediterraneo e 28 corti europei e del mediterraneo, tra anteprime assolute italiane. Ben 16 le nazionalità rappresentate (Albania, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Italia, Nigeria, Polonia, Portogallo, Romania, Siria, Spagna, Svizzera e Turchia). Per questa edizione sono stati visionati 380 film, tra submission e visioni nei maggiori festival e mercati.
I titoli della sezione Catania Italiana: Amen di Andrea Baroni, Agàpe di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares, Come pesci nell’acqua di Veronica Spedicati, Girasoli di Catrinel Marlon, Lisca bianca di Giorgia Sciabbica, Giuseppe Galante e Lux Santa di Matteo Russo. La sezione Catania EuroMediterranea si divide tra lungometraggi-documentari (Follia di Charles Guérin Surville, Inpaintings di Ozan Yoleri, Megdan: between water and fire di Todor Chapkanov, Sounds Like a great project! di Mr. Valents, Stray Bodies di Elina Psikou) e cortometraggi (28).
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