Sicilia antica Prenderanno il via il 15 febbraio i lavori finanziati dalla Regione siciliana affinché il monumentale edificio settecentesco diventi un polo culturale naturalmente collegato con il Parco archeologico della Villa Romana del Casale
Il 15 febbraio prenderanno il via i lavori di allestimento del Museo di Palazzo Trigona della Floresta, il monumentale edificio settecentesco che si trova a Piazza Armerina nella centrale piazza del Duomo ed entro l’estate si potrà finalmente realizzare l’attesa realizzazione dell’importante polo culturale. I lavori, che sono stati finanziati per 530.000,00 euro con risorse del PO FESR 2014/2020 e saranno realizzati dalla ETT spa, riguardano l’allestimento didattico espositivo per la fruizione e la valorizzazione del Museo che, sin dalla sua progettazione, è stato immaginato come punto centrale di un polo culturale naturalmente collegato con il Parco archeologico della Villa Romana del Casale.
«Fin dalla sua progettazione – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – Palazzo Trigona, anche in relazione all’imponenza della struttura e alla sua centralità urbanistica, è stato concepito come il Museo della città. L’idea che sottende al progetto, caldeggiata dal dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Sergio Alessandro, punta sulla realizzazione, a partire dallo spazio museale, di un polo culturale che possa diventare espressione, testimonianza e sintesi del ricco patrimonio culturale compreso nel territorio ricompreso nell’area del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, che copre buona parte della provincia di Enna. Come Governo regionale stiamo lavorando con grande impegno all’ammodernamento complessivo delle strutture museali e dei siti della Sicilia nella consapevolezza della centralità che assume la cultura anche rispetto a un rilancio dell’economia territoriale, soprattutto delle aree interne. Siamo convinti, infatti, – precisa l’assessore Samonà – che attraverso la valorizzazione e l’adeguamento del nostro patrimonio agli standard più moderni, si possa avviare una nuova stagione per la Sicilia che utilizzi il cospicuo e capillare patrimonio culturale come volano per rilanciare l’economia dei territori».
Il Museo esporrà una selezione di reperti provenienti dagli insediamenti umani del territorio compreso nel Parco, dall’età preistorica fino al periodo medievale; a questo si affiancherà un sistema di exibit informatici ad alto valore didattico e scientifico che permetterà di raggiungere in maniera più efficace gli obiettivi di divulgazione previsti dal Museo utilizzando anche gli strumenti della didattica multimediale e interattiva.
«Per garantire rigore scientifico e attrattività ai contenuti del Museo, in relazione alla Città e al territorio – dice Liborio Calascibetta, direttore del Parco archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale – abbiamo richiesto, già in fase di progettazione, la collaborazione di esperti nelle diverse discipline. La richiesta, oltre ad essere necessaria ad una migliore utilizzazione e funzionalità della struttura stessa, rispondeva al desiderio di far appassionare la popolazione scientifica locale all’idea di un Museo che fosse espressione del territorio e venisse pensato come luogo in cui la comunità potesse riconoscersi e ritrovarsi. Spero che il risultato finale sia all’altezza delle aspettative e possa funzionare come luogo di aggregazione a partire dal quale costruire una proposta per il rilancio dell’area».
All’interno dell’edificio barocco sono previste due grandi aree espositive: nel piano superiore (detto mezzanino) si troverà la sezione archeologica con la presentazione degli insediamenti umani nel territorio di Piazza Armerina a partire dall’età preistorica e fino all’età medievale. Nel piano nobile si snoderà il percorso espositivo che riguardate la storia di Piazza Armerina, dalla fondazione ai nostri giorni. In particolare due i contenuti espositivi: Piazza prima di Piazza, con la componente archeologica e Finalmente Piazza, con le testimonianze storiche della Città. Nel Museo troveranno spazio una sala immersiva per la visita virtuale della Villa e una ricostruzione delle vicende di musealizzazione della Villa del Casale, patrimonio Unesco, dalla scoperta a oggi.
Tra le nuove dotazioni è prevista la realizzazione di un applicativo mobile che consentirà di personalizzare il proprio itinerario di scoperta turistica. La nuova App, con geolocalizzazione dei siti, disporrà di contenuti informativi che andranno completare la visita alla città di Piazza Armerina, al Palazzo Trigona e alla Villa del Casale, con possibilità di interagire con i luoghi anche tramite la realtà aumentata. L’App potrà essere scaricata gratuitamente.
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