Teatro e opera Domenica 31 luglio la XXXIX edizione del Premio teatrale nazionale città di Leonforte ha incoronato migliore spettacolo “Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” di Marco Berardi, con Camillo Marcello Ciorciaro diretto da Federico Vigorito, prodotto dalla Uao Spettacoli di Roma. Durante la serata Adriano Giannini, con un reading ha tenuto a battesimo “L'eterna primavera”, drammaturgia di Irene Varveri Nicoletti, direttrice artistica del premio
Si è conclusa con una grande festa all’insegna delle arti la XXXIX edizione del Premio teatrale nazionale città di Leonforte che domenica 31 luglio, in una gremita arena Ex Stazione, ha incoronato migliore spettacolo “Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” di Marco Berardi, con Camillo Marcello Ciorciaro diretto da Federico Vigorito, prodotto dalla Uao Spettacoli di Roma.
La serata, condotta brillantemente dal giornalista, conduttore e critico teatrale Michele Sciancalepore (anche presidente di giuria), si è aperta con l’esibizione, chitarra e voce, della cantautrice Oriana Civile che ha proposto due brani del suo ultimo disco “Storii. Tra il serio e il faceto” conquistando subito i favori e l’apprezzamento del pubblico.
Scaldati i motori, è stata la volta di Adriano Giannini, il tanto atteso ospite speciale della serata, che con un reading ha tenuto a battesimo “L’eterna primavera”, drammaturgia inedita di Irene Varveri Nicoletti, direttrice artistica del premio, dedicato a Filippo Liardo, geniale artista leonfortese ma anche cronista garibaldino, tra i primi pittori siciliani a seguire con enfasi la corrente impressionista negli anni della Parigi bohemienne.
La performance, arricchita dalle musiche di Giuseppe Spicuglia arrangiate da Antonio Vasta, è stata tributata da lunghissimi applausi sui quali è stato consegnato all’attore e doppiatore romano il Gogòl, l’Oscar del sorriso. Successivamente si è proceduto all’assegnazione di tutti i premi.
“Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” ha fatto incetta di premi conquistando anche il riconoscimento per la Migliore regia (a Federico Vigorito) e quello per il Migliore attore protagonista (a Camillo Marcello Ciorciaro), nonché il Premio della Critica: “La peculiarità più spiazzante e accattivante dello spettacolo consiste nel “tradimento” della celebre favola collodiana – si legge nelle motivazioni – . L’autore ha efficacemente “tradito”, in senso etimologico del termine, l’opera trasportandola e ricreandola in una dimensione contemporanea. Ne è scaturito un inedito viaggio lirico e psichico nella coscienza individuale e collettiva. La regia di Federico Vigorito sfrutta sapientemente diversi registri comunicativi riuscendo a creare un’armonica alchimia fra teatro di parola e tecnologia in una continua e feconda dialettica fra scena e proiezione. Il reincarnato Pinocchio dei nostri giorni, un “outcast” voluto non per amore ma per delirio di onnipotenza, un reietto sull’orlo della disperazione è in grado però nel finale di diventare re della propria vita riscattando gli ideali di verità e amore”.
La giuria, composta da Michele Sciancalepore, il regista Antonio Castro, la cantautrice Oriana Civile, l’attore e regista Turi Giordano e dal drammaturgo e regista Giuseppe Spicuglia, ha poi assegnato la menzione speciale “Luigi Rubino” per il migliore caratterista ad Antonio Carmando per l’interpretazione in “Lu cuntu de li cunti”, mentre il premio Migliore attore non protagonista è andato Mario Rocca per “Tre su l’altalena”, spettacolo del Teatro Stabile di Mascalucia che ha anche conquistato il Premio Gradimento del pubblico. Allo spettacolo “Decadenze” di Mezz’Aria Teatro di Catania, infine, è andato il premio Migliore grafica pubblicitaria.
Sul finale tutti sul palco – artisti, attori e tutte le maestranze che hanno reso possibile il “Premio nazionale città di Leonforte – sezione teatro” indetto dall’Amministrazione comunale e organizzato dalla Compagnia Teatrale Stabile dei Nomadi “ Luigi Rubino” – guardando già al prossimo anno, sperando in un’edizione speciale il 40°.
Le motivazioni della giuria
Premio Migliore spettacolo
“Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” – Uao Spettacoli Roma
Non è uno spettacolo per bambini è uno spettacolo per tutti coloro i quali vogliono tenere viva e attiva la coscienza. L’autore Marco Berardi ci presenta un Pinocchio adulto ai giorni nostri alle prese con i sensi di colpa e le ferite del suo passato. La favola di Collodi è ribaltata, priva di ogni monito edificante e ricca di fragilità spiazzanti e quesiti laceranti sul ruolo della figura paterna. L’ex burattino, ora uomo incapace di amare, è consapevole di essere stato manipolato dal suo creatore fittizio e autoriale. L’articolata regia di Federico Vigorito, che utilizza sapientemente elementi scenografici, video in presa diretta e una colonna sonora significativa e comunicativa, e l’interpretazione di Camillo Marcello Ciorciaro, straordinario nel coniugare differenti registri recitativi, riescono a scavare nel profondo della psiche e ci regalano una storia che smuove e commuove
Premio Migliore attore protagonista
Camillo Marcello Ciorciaro per “Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” – Uao Spettacoli Roma
Camillo Marcello Ciorciaro è riuscito a far rivivere la fantastica storia di un novello Pinocchio tecnologico con appropriata padronanza di stili e tecniche recitative utilizzando canoni che spaziano dalla Commedia dell’arte al Teatro dell’assurdo facendo del suo intenso e affascinante monologo un caleidoscopio teatrale di suoni, voci, colori e immagini. Il protagonista di “Non è uno spettacolo per bambini” è stato in grado di appassionare il pubblico come solo un consumato affabulatore riesce a fare.
Premio Migliore attore non protagonista
Mario Rocca per “Tre sull’altalena” – Teatro Stabile Mascalucia Mario Re
Mario Rocca riesce a conferire al suo personaggio un’immediata incisività sia fisica che verbale grazie a una mimica efficace e a un’interpretazione essenziale ma ricca di controscene estremamente comunicative. La sua entrata in scena catalizza immediatamente l’attenzione e una perfetta conoscenza dei tempi comici e la sapiente alternanza di silenzi e recitati creano una costante tensione drammaturgica. Notevole anche l’eclettismo interpretativo che rende sorprendente il ribaltamento del suo personaggio.
Premio Migliore attore caratterista – Menzione speciale “Luigi Rubino”
Antonio Carmando per “Lu cuntu de li cunti” – Teatro La Ribalta Salerno
Irrefrenabile e travolgente, tiene la scena con grande padronanza dei tempi e degli spazi, passando dalla maschera al personaggio con spontanea disinvoltura. L’uso sapiente della voce lo sostiene nei vari quadri narrativi, così come la mimica corporea ben incardinata sulla tradizione della Commedia dell’Arte. Un Pulcinella dei giorni nostri tramite il quale è possibile scorgere il Mito
Premio Migliore grafica pubblicitaria
Maria Grazia Marano per “Decadenze” – Mezz’Aria Teatro Catania
La Locandina di “Decadenze” seduce al primo sguardo, di forte impatto comunicativo, elegante nella scelta dello sfondo, del colore e del font; la bellezza creativa del contrasto tra colore e forme, l’uso sapiente dell’immagine conduce per mano lo spettatore alle dinamiche relazionali dei personaggi del dramma di Steven Berkoff sintetizzando in essa tutto il dolore provato dalle loro anime
Premio Migliore regia
Federico Vigorito per “Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” – Uao Spettacoli Roma
La regia di Vigorito è attenta senza rinunciare ad essere curiosa e creativa; maneggia con cura nuovi linguaggi comunicativi, punti di vista e di ripresa, supporta e veicola brillantemente la drammaturgia di Berardi e sostiene un brillante Ciorciaro. Ne esce fuori uno spettacolo dinamico e poliedrico, ora racconto intimista, ora cinematografico, ora social, costruisce un Pinocchio sincero, arrabbiato e impopolare, ma mai incoerente. L’impianto scenografico è estremamente integrato con la narrazione, lo è la bottiglia stappata alla vita, o alla morte, sicuramente al perdono. Il progetto musicale è colto e mai pretenzioso. Vigorito e Ciorciaro stabiliscono una comunione d’intenti senza mai remarsi contro. Il risultato è quello sperato: dopo essere stati insieme a questo Pinocchio, ci sentiamo tutti più responsabili, tutti più coscienziosi
Premio della Critica
“Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” – Uao Spettacoli Roma
La peculiarità più spiazzante e accattivante dello spettacolo consiste nel “tradimento” della celebre favola collodiana. L’autore ha efficacemente “tradito”, in senso etimologico del termine, l’opera trasportandola e ricreandola in una dimensione contemporanea. Ne è scaturito un inedito viaggio lirico e psichico nella coscienza individuale e collettiva. La regia di Federico Vigorito sfrutta sapientemente diversi registri comunicativi riuscendo a creare un’armonica alchimia fra teatro di parola e tecnologia in una continua e feconda dialettica fra scena e proiezione. Il reincarnato Pinocchio dei nostri giorni, un “outcast” voluto non per amore ma per delirio di onnipotenza, un reietto sull’orlo della disperazione è in grado però nel finale di diventare re della propria vita riscattando gli ideali di verità e amore.
Premio Gradimento del pubblico
“Tre sull’altalena” – Teatro Stabile Mascalucia Mario Re
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