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Il rock catanese batte un colpo, ecco La Classe Dirigente. Giovanni Scuderi: «La musica è coscienza, non è solo intrattenimento»

Musica Il 12 aprile al teatro Sipario Blu di Catania debutta dal vivo la band etnea, nata dalle ceneri dei Nadiè, capitanata da Giovanni Scuderi, tra memoria, rinascita e nuove visioni nel ricordo di Toni Carbone che aveva lavorato al nuovo progetto. Presenteranno l'album d'esordio "Termini per una resa", prodotto artisticamente da Roberto Vernetti, un piccolo viaggio tra sonorità riflessive, testi pungenti e arrangiamenti curatissimi. Scuderi: «Scriviamo per riconoscerci negli altri»

C’è qualcosa di profondamente simbolico nel primo concerto de La Classe Dirigente, in programma sabato 12 aprile alle ore 21 al Teatro Nuovo Sipario Blu di Catania (in via Francesco Ventorino 2, ex via dei Salesiani). Simbolico perché questa non è solo la nascita di una nuova band, ma anche la trasformazione di una storia che segnerà una tappa significativa nella musica indipendente catanese. La Classe Dirigente, infatti, nasce nel 2024 dalle ceneri dei Nadiè, gruppo storico della scena etnea. Ma non si tratta di una semplice evoluzione stilistica: è un cambio di pelle, di sguardo, di missione. «Sentivamo la necessità di liberarci da un’identità che ormai ci stava stretta — racconta il frontman Giovanni Scuderi, voce, chitarra e anima del progetto —. La Classe Dirigente è un nome ironico, volutamente provocatorio: ci piace pensare di poterci mettere al di sopra delle parti, di ogni appartenenza politica o sociale, per osservare, raccontare, riflettere».

La Classe Dirigente, da sinistra Alfio Musumeci, Marcello Torresi, Giovanni Scuderi, Francesco Gueli e Gianpiero Leone

Un album come manifesto esistenziale

La copertina di “Termini per una resa”, album d’esordio de la Classe Dirigente

Il live del 12 aprile rappresenterà la prima esecuzione integrale dal vivo di “Termini per una resa”, il disco d’esordio pubblicato lo scorso 7 marzo dall’etichetta veronese Vrec Music Label (in distribuzione Audioglobe, disponibile in digitale e in formato fisico). È un album che ha una storia intensa alle spalle, a cominciare dalla produzione. Nato sotto la guida del compianto Toni Carbone — storico bassista dei Denovo e figura centrale della musica catanese — il disco è stato completato da un altro gigante della produzione italiana, Roberto Vernetti, già al lavoro con nomi del calibro di MinaElisaLa CrusOxaElio e le Storie TeseUstmamòCasino Royale. Registrato tra Catania (insieme a Elia Domenico Prosperi) e Modena, mixato da Davide Bombanella (Umberto Maria Giardini) e masterizzato da Luca Tacconi nello studio Sotto il mare di Verona, l’album è un piccolo viaggio tra sonorità riflessive, testi pungenti e arrangiamenti curatissimi.

Dieci tracce, dieci fotogrammi di consapevolezza

Il disco si apre con “Pronti inconsistenza via”, una dichiarazione d’intenti sospesa tra ironia e resa emotiva, e prosegue come un flusso di coscienza che attraversa domande identitarie (“Conosci te stesso”“Il tuo mondo 20×20”), cronache di relazioni disilluse (“Mai abbastanza”“Salutarsi”) e parabole esistenziali (“L’ultima lezione”“Francesco ha abbandonato”). Brani che sanno essere intimi e al tempo stesso universali, spesso venati di un’ironia amara che è marchio di fabbrica della band. «Scriviamo per riconoscerci negli altri — dice ancora Scuderi —. La musica per noi è specchio, coscienza, esercizio di verità. Non è mai solo intrattenimento». A impreziosire il lavoro, gli archi firmati da Adriano Murania, direttore d’orchestra e violinista tra i più raffinati della scena classica italiana, che curerà anche gli arrangiamenti dal vivo con un quartetto d’archi presente in scena durante la serata.

Il live del 12 aprile: una prima assoluta tra ospiti e atmosfera teatrale

La serata del 12 aprile si preannuncia come una vera e propria esperienza: una prima teatrale più che un semplice concerto, dove le canzoni verranno eseguite per la prima volta nella loro veste definitiva, con arrangiamenti orchestrali, una cura speciale per le luci e l’atmosfera, e un’intimità volutamente costruita col pubblico. Sarà presente Roberto Vernetti, figura centrale nella realizzazione dell’album, che offrirà un contributo anche sul palco, rendendo la serata ancora più simbolica e memorabile, e poi ancora un quartetto d’archi diretto da Adriano Murania, direttore d’orchestra e tra i violini primi dell’orchestra del teatro Bellini di Catania, che impreziosiranno le composizioni della band, aggiungendo profondità e raffinatezza alle sonorità indie-rock del gruppo.

Giovanni Scuderi con Roberto Vernetti

Line-up della band

Accanto a Giovanni Scuderi, voce e mente del progetto, saliranno sul palco i compagni di viaggio che hanno condiviso la nascita e l’evoluzione de La Classe Dirigente. Alla batteria ci sarà Alfio Musumeci, colonna ritmica solida e creativa; alle chitarre Francesco Gueli, che firma molte delle atmosfere più evocative dell’album; al basso Gianpiero Leone, dal suono caldo e profondo che dà corpo all’intero impianto sonoro. Ad arricchire ulteriormente la performance, anche le tastiere di Marcello Torresi, nuovo arrivato della band.

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