Moda e design E' il nuovo progetto l’hair stylist palermitano Francesco Arancio che vuole omaggiare la donna che vuole emanciparsi, che non ha paura di cambiare lo stato delle cose e che vuole affermarsi e difendere il suo posto nel mondo
Il coraggio di dire di no, di denunciare l’uomo che l’aveva rapita e violentata, di opporsi pubblicamente a un matrimonio riparatore. Una donna libera, Franca Viola, a cui “Independent Woman” si ispira. Il nuovo progetto dedicato ai capelli che porta la firma di Francesco Arancio, l’hair stylist palermitano di fama internazionale, racconta attraverso cinque acconciature diverse l’emancipazione della donna, una donna libera e indipendente di scegliere per sé contro ogni forma di maschilismo o costrizione, proprio come fece Franca Viola di cui in questi giorni ricorre il 75esimo compleanno.
Un taglio sartoriale retto, uno chignon composto, una coda bassa e poi ancora uno sciolto un po’ wild e un cerchietto bon-ton sono le acconciature che Arancio, 40 anni anagrafici e 25 di professione, presenta a Palermo in attesa del tour in giro per altre città europee.
«Questo progetto è dedicato alle donne che vivono situazioni di repressione sia in ambito familiare, che professionale o sociale – racconta -. La donna a cui mi ispiro è una donna che, anche attraverso un taglio di capelli o un’acconciatura che la rappresenta, urla al mondo di essere indipendente, scevra da qualsiasi tipo di pregiudizio, libera da vincoli sociali o economici».
Una donna, quella che Arancio racconta e che in Franca Viola trova il massimo della sua rappresentazione, che vuole emanciparsi, che non ha paura di cambiare lo stato delle cose che dall’alto prova a esserle imposto, che vuole affermarsi e difendere il suo posto nel mondo. «C’è chi crede che la bellezza sia un ostacolo all’emancipazione di ogni donna – prosegue l’hair stylist -. Lo crede chi vuole che questa società sia ancora maschilista come 50 anni fa».
Franca Viola, interpreta dalla modella Viviana Falanga, vestita dallo stylist Davorin Cordone, truccata dalla make up artist Maria Luisa Daidone e immortalata negli scatti del fotografo Carlo Butera (assistente alla fotografia Simona Fasone) non ha paura di mostrarsi per com’è, di dire al mondo chi è.
«Questa donna che ha scritto la storia del movimento femminista italiano è siciliana come me – conclude Francesco Arancio -. Ci ha insegnato il coraggio, il coraggio di dire di no e di opporsi sempre e senza paura contro ciò che le vorrebbe essere imposto. Spesso le donne vengono giudicate in base al loro aspetto fisico, a un taglio di capelli troppo corto o mascolino, a una colorazione troppo eccentrica. Io dico sempre di osare, di spingersi fin dove il loro ‘io’ le rappresenta. Senza alcuna paura».
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