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La leggenda nera di Gerberto d’Aurillac, il papa-mago al servizio del diavolo

Blog Gerberto d’Aurillac, futuro Papa Silvestro II, fu un importante studioso, autore di scritti matematici conoscitore di scienza e della cultura islamica. Di lui si si favoleggiò che abbia fatto un patto col diavolo per aumentare la sua cultura e carriera. Ma da sempre nella tradizione cattolica, una cultura al di sopra della media risulta sospetta, oscura, criminale

Gerberto d’Aurillac fu un importante studioso, autore di scritti matematici (tra i primi, o forse il primo ad usare i numeri arabi) conoscitore di scienza e della cultura islamica.
Nato ad Alvernia, in Francia nel 940-950 circa, morto a Roma nel 1003, si dice che fosse stato di una cultura vastissima, mai ben compresa come fu acquisita e per questo considerato al servizio del demonio. O meglio, si favoleggiò che abbia fatto un patto col diavolo per aumentare la sua cultura e carriera.

Gerbert d’Aurillac

Da sempre nella tradizione cattolica, una cultura al di sopra della media risulta sospetta, oscura, criminale. Tra il popolino anche oggi un uomo di cultura è visto quasi allo stesso modo, e sul malcapitato si sfogano le frustrazioni e l’acredine sorta dai bassi istinti dei rancorosi.
Di Gerberto si disse e si scrisse che fosse un mago, uno stregone devoto al diavolo, e che da giovane fosse stato amante di una donna musulmana figlia di un mago in possesso di un libro – un libro, oggetto del demonio! – di incantesimi e conoscenze occulte. Una notte avrebbe rubato il volume grazie alla complicità della donna, ma sarebbe stato scoperto, al che chiese aiuto al diavolo che gli apparve, qui la tradizione si divide, in forma di donna chiamata Meridiana – per i sessuofobi –, o di un “golem” – per gli antisemiti – e gli rivelò, mostrando la lettera R, i luoghi dove avrebbe ricoperto ruoli di alto prestigio e potere, ovvero Reims, Ravenna e Roma. E così avvenne.
Dopo la sua morte, la leggenda venne a conoscenza del mondo, per mostrare chi si celava dietro quel suo sapere così vasto, ambiguo, losco, demoniaco. Perché la cultura, lo ripetiamo, è sempre sospetta!

Postilla

Nell’Anno Domini 999 (un 666 capovolto) Gerberto divenne papa col nome di Silvestro II.

Gerberto d’Aurillac nei panni di Papa Silvestro II

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