Società Numerose le iniziative in Sicilia per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, la giornata istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che invita governi, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani ancora molto diffusa
Numerose le iniziative in Sicilia per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre. Dal 1981, gli attivisti dei diritti delle donne hanno segnato il 25 novembre come un giorno contro la violenza in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961). Successivamente, il 20 dicembre 1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 48/104, ha adottato la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne.
In questo contesto, nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato governi, organizzazioni internazionali e ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani ancora molto diffusa. La disuguaglianza di genere ancora persiste in tutto il mondo, e raggiungere l’uguaglianza e l’emancipazione del genere femminile richiederà sforzi più vigorosi per contrastare una discriminazione basata sul genere profondamente radicata, spesso derivante da atteggiamenti patriarcali e dalle norme sociali correlate.
A Caltagirone “Scarpette rosse in ceramica”
“Scarpette rosse in ceramica” contro la violenza sulle donne è l’impegno etico e poetico dell’Associazione italiana città della ceramica (Aicc) che, mercoledì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, mobilita le sue città, gli artigiani e gli artisti. La realizzazione di scarpe rosse d’artigianato artistico da collocare ed esporre all’interno dei palazzi delle istituzioni cittadine, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle piazze e in contesti urbani i più diversi, quest’anno in cui, a causa dell’emergenza – Covid, la vita sembra essere sospesa, ripiegata in una dimensione esclusivamente privata e domiciliare e per questo in grado di rendere ancora più acuti e sommersi gli abusi e le violenze, assume il valore di un atto civico contro l’orrore, ancor prima che artistico.
Il Comune di Caltagirone celebrerà la Giornata con l’opera dell’artista Luana Reale, forse la prima ad aver realizzato, fin dalla fine degli anni ’90, scarpe rosse in ceramica, mediante un’installazione nell’atrio del palazzo municipale. Luana Reale, allieva del maestro Salvatore Iudici, ha maturato numerose esperienze in tutto il mondo e sue opere sono state esposte a Borc in Ungheria, Parigi per arteSicilia, al Mic di Faenza, a Venezia, Modica, Torino e Milano. «La nostra convinta partecipazione all’iniziativa – sottolinea Antonino Navanzino, l’assessore delegato dal sindaco Gino Ioppolo a rappresentare Caltagirone all’interno dell’Aicc – costituisce una testimonianza forte contro un dramma umano e sociale di cui purtroppo anche la nostra comunità ha pagato lo scotto». «E’ anche – afferma l’assessore alle Pari opportunità Luca Distefano – l’impegno a incrementare ulteriormente sforzi e attività per contribuire ad accrescere la sensibilità comune attorno a una problematica diffusa e di grande attualità».
Alla breve e sobria cerimonia inaugurale dell’installazione dell’artista Luana Reale che, nel rispetto delle norme anti-Covid, si terrà, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, alle 17 nell’atrio del municipio, saranno presenti i rappresentanti del Tavolo tecnico contro la violenza di genere e i familiari delle due vittime calatine di femminicidio: Patrizia Formica (3 aprile 2017) e Caterina Di Stefano (13 agosto 2020). «Si tratta – sottolinea l’assessore al Welfare e vicesindaco, Concetta Mancuso – di un’ulteriore occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una problematica gravissima e di grande attualità e per manifestare vicinanza al dolore di persone colpite negli affetti più cari dalla violenza sulle donne».
A Catania “L’amore è un’altra storia”
L’amministrazione comunale di Catania, con l’Assessorato alle pari opportunità retto da Barbara Mirabella, ha promosso una serie di azioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto al fenomeno della violenza contro le donne, anche al fine di promuovere una corretta cultura della relazione uomo-donna in ogni età e nella prospettiva di rafforzare il messaggio del cammino verso una società libera dalla violenza e dagli stereotipi di genere. Nella serata del 25 novembre verrà illuminato di rosso Palazzo degli Elefanti e la fontana di piazza Giovanni XXIII raffigurante il “Ratto di Proserpina” per “accendere una luce” su questo grave fenomeno della violenza sulle donne, anche attraverso una campagna di comunicazione visiva realizzata grazie al sostegno di società di affissioni stradali che hanno raccolto l’invito.
«Purtroppo quest’anno anche la data del 25 novembre è condizionata dalle restrizioni dovute alla pandemia – ha sottolineato Barbara Mirabella, assessora per le Pari opportunità del Comune di Catania -. Le limitazioni si sono ripercosse sugli eventi, che quest’anno non possono essere aperti al pubblico. Tuttavia la città di Catania ha voluto dimostrare la forza della rete, aggregata dall’Assessorato alle pari opportunità, con una serie di iniziative anche simboliche, ma comunque di grande efficacia comunicativa, poiché la lotta per la parità di genere non deve mai fermarsi: secondo un rapporto dell’Onu, la quarantena forzata che ha costretto decine di milioni di persone a rinchiudersi in casa per settimane ha causato un aumento degli abusi sulle persone più vulnerabili, compresi i minori. Lo stress della quarantena, l’incertezza economica e la vicinanza forzata con gli aggressori hanno scatenato le richieste di aiuto. Per questo -ha detto Mirabella- cerchiamo di tenere sveglia la coscienza collettiva. Ringrazio di cuore le associazioni femminili, le tante realtà sociali e culturali della città, i movimenti sindacali, gli editori , le cittadine ed i cittadini per aver condiviso questa importante campagna di comunicazione alla quale, come Amministrazione Comunale aderiamo con sincera convinzione».
L’invito è quello di condividere la campagna del Comune di Catania “L’amore è un’altra storia”, pubblicando foto, video e completando la frase con il proprio messaggio personale contro la violenza, utilizzando gli hashtag: #lamoreèunaltrastoria #cataniaperledonne. Di seguito invece le iniziative che saranno organizzate per la giornata del 25 novembre e l’intera settimana, comunicate dalle associazioni al comune di Catania per creare un unico palinsesto da divulgare attraverso i canali di comunicazione dell’ente e le scuole. Gli eventi digitali verranno condivisi sulla pagina facebook dell’Assessorato alle pari opportunità.
- Passo dopo passo… verso (organizzato da Comune di Catania, sezione didattica pari opportunità), 25 novembre. Il progetto è un vero e proprio cammino che intende sensibilizzare le bambine ed i bambini sul dilagante fenomeno della violenza contro le donne, il progetto si concluderà con la creazione di un installazione artistica, a cura della sezione didattica pari opportunità, presso l’ufficio pari opportunità della direzione pubblica istruzione, nei locali di via Leucatia 70 Hanno partecipato le scuole: I.C. Cavour, Lc. Coppola, I.C. Giuffrida, I.C. Malerba, I.C. Musco, I.C. Parini, I.C. Pestalozzi, I. C. S. G. Bosco.
- Monumenti illuminati (organizzato da Comune di Catania), dal 25 al 29 novembre. Palazzo degli Elefanti e il complesso del Ratto di Proserpina in piazza Giovanni XIII, saranno illuminati di rosso
- Video messaggio della Ministra Pari Opportunità Elena Bonetti, 25 novembre, alle ore 16, sulla pagina facebook dell’assessorato alle pari Opportunità del Comune di Catania.
- Ripensare la relazione donna-uomo, organizzato da Fnism Federazione nazionale degli insegnanti. Il punto di vista delle ragazze e dei ragazzi, parole e immagini contro la violenza sulle donne. Le esperienze realizzate e i test saranno raccolte nel blog “A scuola di parità” e sulla pagina dell’assessorato pari opportunità del Comune di Catania https://www.facebook.com/assessoratopariopportunitact
- Comunicazione visiva di Shamofficine. Campagna di comunicazione sui temi: le spose bambine; pedofilia ed infanzia violata; revenge porn; disparità di retribuzione per lavoro di pari valore.
- Vignette contro gli stereotipi, Stereotipnick lost (organizzato da Shamofficine e I.C. G. Parini). Vignette realizzate dagli studenti contro gli stereotipi di genere.
- Un giardino delle giuste e dei giusti (organizzato da Fnism Federazione nazionale degli insegnanti). Percorsi didattici di ricerca e azione, di valorizzare il contributo offerto dalle donne e dagli uomini giusti nella costruzione di un mondo di pace uguaglianza libertà fratellanza e sorellanza. I giardini creati sono percorribili e visibili su Google Map e su Facebook.
- Videoclip del brano “Gammazita” (a cura dell’associazione Gammazita, del duo musicale Bellamorèa e del cantante Faisal Taher). Sulla pagina facebook dei Bellamorèa il video del brano “Gammazita” eseguito dal duo musicale Bellamorèa ospite il cantante Faisal Taher. Attraverso la leggenda popolare siciliana di Gammazita un video sul drammatico fenomeno della violenza contro le donne, che affonda le sue radici nella società patriarcale sul senso della “difesa dell’onore” delle fanciulle.
- Panchina rossa (organizzazione Lions club Catania Porto Ulisse). Inaugurazione panchina rossa nella piazzetta della Chiesa S. Maria di Ognina
- Fiore SOSpeso (organizzazione Federfiori e Unione induista italiana), 25 novembre. Una gerbera rossa per dire no alla violenza sulle donne. Il 25 novembre 2mila fiorai regaleranno 100 gerbere rosse a tutti coloro che vorranno omaggiare una donna donandole un fiore. “Un fiore SOSpeso” è il titolo della campagna ideata dall’Unione Induista Italiana e FederFiori-Confcommercio che vedrà coinvolti i fiorai in tutte le regioni italiane. Proprio come l’iniziativa del “caffè sospeso”, nata a Napoli e che consiste nel lasciare nei bar un caffè già pagato al cliente successivo e che simboleggia un segno di solidarietà verso le persone bisognose, ugualmente Federfiori-Concommercio e l’Unione Induista Italiana intendono dare il loro contributo in questa giornata con un fiore da donare alle donne. I fiorai aderenti all’iniziativa saranno riconoscibili attraverso una locandina affissa all’esterno del punto vendita. Due gli obiettivi della campagna: lanciare un forte messaggio contro la violenza sulle donne che, nei mesi di lockdown, ha visto incrementare i casi di violenza, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul difficile momento che stanno vivendo i fiorai italiani privati, causa Covid, delle tradizionali occasioni in cui i fiori non mancano mai. Il contributo dell’Unione Induista Italiana servirà a finanziare 5 corsi di aggiornamento professionale, estratti a sorte, per chi si avvia all’attività.
«L’Unione induista italiana ha scelto di dire no alla violenza con un piccolo gesto: ‘donare un fiore per un fiore’. Un singolo gesto per un duplice valore: difendere il principio della nonviolenza e, nel contempo, essere vicini alla categoria di fioristi che come molte altre professioni trova in questo periodo difficoltà contingenti- commenta – Paramahamsa Svami Yogananda Ghiri, fondatore dell’Unione induista italiana- Ringraziamo di cuore Federfiori per aver sposato con immediatezza e passione questa iniziativa tesa a ribadire l’importanza di valorizzare giornate contro la violenza sulle donne, nella speranza che ogni giorno possa diventare il 25 novembre e sensibilizzare in forma sempre maggiore uomini e donne a difendere la non violenza».
«Con questa iniziativa vogliamo dare un messaggio forte contro la violenza sulle donne, che passi attraverso la solidarietà e i fiori – commenta il presidente di FederFiori-Confcommercio, Rosario Alfino – La bellezza, la semplicità e la delicatezza di una gerbera rappresentano perfettamente l’universo femminile: il gesto di donare un fiore ad una meravigliosa creatura deve diventare il primo passo per arrivare all’ eliminazione della violenza sulle donne. Federfiori-Confcommercio premierà, grazie al supporto della Unione Induista Italiana, l’impegno di cinque fioristi che aderiranno all’iniziativa “Fiore SOSpeso”, mettendo in palio la partecipazione gratuita a 5 corsi di aggiornamento professionale». - Women for sicily “Donne: economia, lavoro, famiglia, impresa, politica, cultura, sanità” (organizzazione Fondazione Marisa Bellisario, Fiori D’acciaio e Global Thinking Foundation), 25 novembre, ore 18, webinar in diretta Facebook sulla ricerca di strade virtuose, proposte e soluzioni per essere protagoniste della ricostruzione del Paese dopo la Pandemia. Con i saluti della ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e della presidentessa della Fondazione Marisa Bellisario Lella Golfo. Darà avvio ai lavori l’intervento della presidentessa della Global Thinking Foundation, Claudia Segre.
- Riani“amare” (organizzato da Iwin International Women In Intesive And Critical Care Medicine Network), 27 novembre, ore 10. Focus online su “Donne medico della rianimazione e lavoro al tempo del Covid”, intervergono F. Rubulotta presidente Iwin; F. Petrini presidente Società italiana anestesia, analgesia rianimazione e terapia intensiva; M. Astuto professoressa ordinaria Rianimazione Policlinico Catania; M. C. Monea direttore anestesia e rianimazione A.O Cannizzaro; B. Mirabella assessore Pari Opportunità del Comune di Catania, A. Di Stefano delegata per le pari opportunità dell’Università di Catania.
- Liberi dalla violenza, liberi di vivere (organizzazione Cisl), 25 novembre. Inaugurazione di una panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, installata all’ingresso dei locali Cisl in via Vincenzo Giuffrida, alle ore 16.30 alla presenza dell’Assessora alle pari opportunità Barbara Mirabella, del procuratore Marisa Scavo, di una rappresentante della questura di Catania, della presidente della scuola forense della Fondazione “V. Geraci” Elena Cassella e di un rappresentante del consiglio regionale dell’ordine degli psicologi. Inoltre, coprirà la facciata dell’intero palazzo della sede di via Giuffrida un drappo rosso che riporterà la scritta “Contro ogni forma di violenza sulle donne”.
- Illuminazione ed esposizione striscione Camera del lavoro (organizzazione Cgil). Il 25 e 26 novembre la Camera del lavoro di Catania verrà illuminata di rosso ed esporrà uno striscione elaborato da donne e uomini della Cgil di Catania.
- Mascherina 1522 (organizzazione Presidenza del consiglio, Ministero per le Pari opportunità, Federazione ordini dei farmacisti, Federfarma e Assofarm). Presso le farmacie, sarà rafforzata la diffusione, del numero verde antiviolenza 1522, attivo h24, della campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- Decido io: La violenza al tempo del Covid (organizzazione Soroptimist), 25 novembre dalle ore 19 alle 20.30. Evento on line https://zoom.us/meeting/register/tJAocuyupj8uH9FlRHgnRofhURxLdPCqcoJS
I sindacati di Palermo al fianco delle donne
- La forza di un No, lo spot dei sindacati
“Pronto, vorrei due pizze a domicilio, chiamo dal centro di Palermo”, “Scusi signora sa che ha chiamato il 112”?, “Si, si proprio la vostra pizzeria volevo chiamare”. E’ sera, e dopo l’ennesima aggressione subita, una donna, stanca e ferita, decide di dire “basta” ad aggressioni e umiliazioni e, fingendo di ordinare due pizze per non far comprendere nulla al suo aggressore, chiama il numero unico di emergenza 112 per chiedere aiuto. Dall’altro capo del telefono l’operatore comprende che non si tratta di un errore e che quello è un vero e proprio grido d’aiuto. Si chiama “La Forza di un No” lo spot realizzato da Cgil Cisl Uil Palermo in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre. Un video dalla durata di circa due minuti, con il quale il sindacato unitario promuove i numeri di emergenza 112 e il numero antiviolenza 1522 istituito dal Ministero per le Pari Opportunità, ribadendo a tutte le donne vittime che non sono sole nel difficile percorso di denuncia e che la battaglia contro la violenza coinvolge tutta la società. Ispirato liberamente da storie vere, narrate dalle cronache italiane di vittime di violenza che hanno simulato la telefonata a una pizzeria per chiedere aiuto al 112, lo spot fa parte della campagna di Cgil, Cisl e Uil Palermo di sensibilizzazione sul tema della lotta alla violenza contro le donne, insieme a una locandina con gli stessi contatti e lo stesso messaggio che sarà esposta presso le sedi dei tre sindacati e nei luoghi di lavoro. La campagna dei sindacati è patrocinata dalla Prefettura di Palermo, dal Comando Provinciale dei Carabinieri e dal Comune di Palermo. Il video verrà trasmesso sui social dei tre sindacati. Nel ruolo della donna vittima, Elena Pistillo, l’attrice marsalese che ha alle spalle esperienze cinematografiche con registi come Aurelio Grimaldi, Pasquale Scimeca, Gianni Costantino e Salvatore Alessi (il regista che ha diretto i cortometraggi Violenza Vola Via nel 2016 e Nativi digitali nel 2017). La voce dell’operatore del 112 è invece di Vito Miolla, maresciallo maggiore dei Carabinieri in pensione.
«Con questo spot – spiegano i tre segretari di Cgil Palermo Mario Ridulfo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Palermo e Sicilia Claudio Barone – vogliamo lanciare un messaggio a tutte le donne vittime di violenza: non sono sole quando intraprendono la scelta di opporsi alla violenza, di uscire da una vita di aggressioni e umiliazioni. Ci sono le forze dell’ordine pronte ad intervenire in ogni istante perché il No di una vittima è il no di tutta la società civile che rinnega ogni forma di oppressione e costrizione. Cgil, Cisl e Uil promoveranno sempre la cultura del rispetto che deve essere alla base di ogni rapporto e lo faremo ancora una volta con questa campagna di promozione dei numeri di emergenza anche nei luoghi di lavoro”.
«Abbiamo deciso di tornare a promuovere i numeri di emergenza delle forze dell’ordine – commentano le coordinatrici Donne di Cgil Cisl Uil, Enza Pisa, Delia Altavilla e Vilma Costa – partendo dalla riflessione sui dati nazionali che mostrano come tra marzo e giugno 2020 il numero di richieste di aiuto è salito da 6.956 a 15.280, con un aumento del 119,6 per cento rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Il lockdown ha peggiorato le cose. Per molte donne è stato tragico ritrovarsi tutto il giorno in casa, a causa della coabitazione forzata, con il proprio compagno violento. Per questo ci rivolgiamo a tutte le donne che temono di non farcela a ribellarsi, perché uscire dalla violenza si può”. In prima linea nella lotta alla violenza le forze dell’ordine e delle istituzioni. Sulla campagna il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani ha espresso «vivo apprezzamento per l’iniziativa promossa, quale utile contributo per favorire il rafforzamento della rete sociale di protezione a sostegno delle donne e della scelta di affrancarsi da forme di violenza e soggezione attraverso la denuncia dei responsabili. L’azione congiunta di tutte le istituzioni in stretta collaborazione con la società civile deve mirare all’obiettivo di non lasciare nessuno nell’ombra della propria disperazione». «Come ogni anno – spiega il Questore di Palermo, Leopoldo Laricchia – il 25 novembre rappresenta la giornata in cui dire no alla violenza di genere significa innanzitutto dire alle donne che non sono sole e quindi informarle sugli strumenti a disposizione e sui luoghi in cui recarsi per trovare personale specializzato che le ascolti ed intervenga nel più breve tempo possibile. A tal fine occorre segnalare, oltre il numero unico delle emergenze 112, l’esistenza dell’app ‘You Pol’ che, nata per contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, consente anche di segnalare i reati di violenza domestica. Attraverso l’app i cittadini possono ‘chattare’ con le sale operative delle Questure per segnalare situazioni di disagio, trasmettere messaggi ed immagini».
E il generale di brigata Arturo Guarino, comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, nell’ambito della presentazione dello spot “La forza di un No” da parte di Cgil, Cisl e Uil, invita «tutte le vittime di violenza a rivolgersi al numero unico di emergenza 112 consentendo così un’azione tempestiva. L’intervento o la denuncia attiveranno la Rete Antiviolenza Carabinieri (R.A.C.C.) presente su tutto il territorio provinciale, costituita da operatori di Polizia Giudiziaria formati per la trattazione dei reati di genere e l’approccio con le vittime. A tutti è inoltre possibile, al fine di individuare il Comando Arma più, effettuare la ricerca per luogo tramite il link http://www.carabinieri.it/cittadino/informazioni/dove-siamo».
Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «Questa iniziativa conferma quanto sia condiviso e diffuso a Palermo il sentire contro ogni forma di violenza ed in particolare contro la violenza che colpisce le donne. Ne è conferma la presenza di una rete istituzionale antiviolenza che unisce in azioni comuni le istituzioni, la società civile, le forze dell’ordine, il mondo della scuola e le autorità sanitarie. I sindacati sono da sempre uno dei soggetti più attivi in questa rete, confermando il proprio ruolo di attori sociali ben oltre la promozione e la difesa dei diritti dei lavoratori”. Il Comune sosterrà questa iniziativa attraverso i propri canali ringraziando quanti hanno prestato la propria opera, il proprio lavoro e la propria grande sensibilità. -
La voglia di rinascita e di riscatto nel video “Donne”, scritto da Francesca Picciurro e diretto da Daniela Pupella
S’intitola “Donne” ed è la risposta al senso di chiusura e di silenzio che la violenza opera in chi la subisce. Un inno alla gioia, alla voglia di essere positive e sinergiche, il video scritto da Francesca Picciurro e diretto da Daniela Pupella, che nella “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, vuole testimoniare, attraverso la voce e la faccia di 4 donne – Daniela Pupella, Francesca Picciurro, Lavinia Pupella e Marta Citarella -, il dolore , il peso di un crimine indicibile ma, allo stesso modo, la voglia più forte e più grande di normalità e di rinascita. Il tutto, partendo dalla straordinaria sinergia che le donne sanno creare e tramutare in bellezza e sorrisi senza tempo. «Questo lavoro è la dimostrazione della capacità delle donne di reagire al dolore con la rinascita – spiega la regista, Daniela Pupella –. Basti pensare al dolore del parto. E’ così grande che non dovremmo più fare figli. Eppure in noi c’è tanta voglia di bellezza che crediamo sia importante perpetrarne tanta altra. Nel video, poi, ognuna di noi ha un’età diversa. Non è un caso ma la dimostrazione che a qualunque età, come anche in qualunque condizione sociale e culturale, si può essere solidali e sinergiche per combattere i tanti mostri che ci stanno attorno».
Un video, quello prodotto dalla “Arte & Cinema” di Nunzio Giangrande e Salvilio De Filippo, che da oggi fa il giro del web per portare un messaggio di speranza a chi, soprattutto in questo momento storico di “distanziamento sociale”, vive ancora più drammaticamente l’essere costretta a condividere con il proprio carnefice senza potere chiedere aiuto.«Ho sempre scritto di temi come questo – afferma l’autrice del testo, Francesca Picciurro – e, quando Daniela mi ha chiesto se volevo proporre qualcosa, ci siamo subite trovate. C’è stata un’immediata sinergia, difficile da creare perché molto spesso le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse. Purtroppo, la voglia di primeggiare ha sempre la meglio su ogni buon proposito. Noi 4 siamo l’esempio del desiderio di fare e di rinascita che molte donne serbano nel cuore, ma che non sempre riescono a tirare fuori. Donne che vivono grandi tragedie e non sanno quali strumenti utilizzare per “salvarsi”. “Donne” racchiude tutto questo. E’ un segnale di speranza e di riscatto, un piccolo messaggio nell’oceano, che spero potrà essere raccolto».
- Panchina rossa in piazza Turba
Il 25 novembre, alle ore 10, in piazza Turba, si svolgerà l’iniziativa “Coloriamo una panchina di rosso” promossa nell’ambito della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa che interesserà tutta la IV Circoscrizione, dove simbolicamente, in ogni quartiere, sarà dipinta di rosso una panchina è stata ideata e promossa dal Presidente dei Lions Club Palermo Montepellegrino Francesco Rizzuto per ricordare tutte le donne vittime di violenza con la collaborazione del Comune di Palermo e con il Consiglio della IV Circoscrizione. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, Silvio Buscemi delegato del Governatore dei Lions Internazional e Presidente dei Lions Club della I Circoscrizione, Nella Maniaci, presidente della Zona 3 oltre ai rappresentanti di altri Circoli Lions della provincia di Palermo (Palermo Leoni, Palermo dei Vespri, Palermo Normanna, Palermo Mediterranea, Palermo Federico II, Palermo Guglielmo II, Carini Riviera Palermo Ponente, Termini Imerese Host, Bagheria e Corleone). «Una iniziativa – ha detto il sindaco Orlando – che conferma quanto diffusi e condivisi siano a Palermo la sensibilità e l’impegno contro la violenza contro le donne. Ringrazio tutti coloro che hanno voluto promuovere questo momento fortemente simbolico, a conferma dell’importanza della collaborazione fra i privati attenti al sociale e le istituzioni a tutti i livelli, che a Palermo sono sempre aperte e pronte a questo tipo di importanti sinergie». - Panchina rossa a Villa Niscemi
Il Comune di Palermo aderirà domani alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con la collocazione, nella sede istituzionale di Villa Niscemi, di una panchina rossa, simbolo di impegno civile e della lotta contro la violenza sulle donne. Sulla panchina verrà applicata una targa riportante i numeri telefonici di emergenza, del numero unico antiviolenza e l’app YOUPOL realizzata dalla Polizia di Stato. All’iniziativa, promossa dal Lions Club Palermo Libertà, prevista per le ore 9.15 del 25 novembre, prenderanno parte il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore alle Culture Mario Zito. Saranno presenti alla cerimonia anche il presidente e la vicepresidente Lions Libertà, Filippo Miceli ed Antonella Riccio. In collegamento streaming il Governatore Distretto YB-Sicilia Lions Mariella Sciammetta. Orlando: «Non poteva mancare villa Niscemi fra i luoghi che avranno una simbolica panchina rossa a Palermo. Una fra le tante panchine rosse ed una importante panchina rossa, perché in un luogo simbolo dell’Amministrazione comunale. A conferma di un impegno istituzionale forte e radicato e che ha nella rete antiviolenza cittadina il suo cuore e il suo braccio operativo». Per l’assessore alle CulturE, Mario Zito, «la violenza sulle donne, in qualunque forma si presenti, è uno dei fenomeni sociali ormai non più nascosti e rappresenta una violenza dei diritti umani. Per combatterla bisogna parlarne, muoversi insieme, con l’obiettivo di iniziare dei percorsi di cambiamento culturale. Occorre una “Cultura del rispetto”. Una denuncia tutta al femminile, per sfidare la paura e il silenzio. Il progetto che rientra nella “Giornata Internazionale della violenza contro le donne” del 25 Novembre, è una testimonianza di attenzione che questa Amministrazione ha riconosciuto nel corso degli anni alle vittime che sono state offese nella loro dignità e che continua a sostenere con grande attenzione. Un contributo all’educazione e alle responsabilità rivolto alle nuove generazioni, per la diffusione della legalità come “cultura condivisa”. Lo sguardo ha bisogno di essere nutrito, sensibilizzato, coltivato quotidianamente e la panchina rossa a Villa Niscemi, casa del Sindaco in quanto location strategica in termini di visibilità, sottolinea che l’Amministrazione è vigile e stimola ad un confronto e riflessione sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggere questo fenomeno, inducendo la cittadinanza a non dimenticare». - I linguaggi della violenza tra mondo antico e contemporaneità
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’associazione palermitana ComeUnaMarea Onlus rinnova il suo impegno e sarà a fianco delle donne maltrattate realizzando con Associazioni partner una videoconferenza on line il 25 novembre. Poiché la storia mostra che la violenza è un fenomeno connaturato all’esperienza delle relazioni tra individui, proporremo un percorso nel tempo sull’evoluzione della condizione femminile, partendo da alcune delle figure femminili più note della mitologia greca, tornando poi all’attualità con un’analisi dell’emergenza sociale, esplosa, se possibile, ancor di più nel 2020 per il considerevole aumento dei casi di violenza contro le donne durante la quarantena forzata. Vedremo quindi come questo fenomeno preoccupante si manifesti in Italia e nei Paesi partner del progetto “Flavie – Fighting Loud Against Violence In Europe” in cui ComeUnaMarea rappresenta l’Italia.
A conclusione della conferenza verrà proiettato il video “Violenza contro le donne – lo schermo dell’arte”. All’interno del filmato saranno mostrate le opere di artisti famosi alcuni dei quali hanno utilizzato l’arte come strumento di condanna della violenza di genere ed altri come giustificazione e legittimazione della condizione di inferiorità della donna del tempo. Brani tratti dal libro “la barbarie silenziosa” di Alba Arena saranno letti nel corso dell’incontro. Interverranno alla conferenza: Concetta Bruno ComeUnaMarea Onlus; Flavia Frisone Università del Salento; Claudia Corbari – Associazione Ghenos”; Marie Reine Bernard e Chantal Lavie – Tera – Maison de l’Europe de la Charente; Merve Duman Faal Dernegi’; Neco Meletli e Guirlande Louithomme – Mobilizing Expertise; Soledad Vélez Murcia e Jane Cronin – Mujeres por Mujeres; Flavia Magaritelli Osservatorio Salute e Sicurezza; Licia Billone Life and Life; Nino Rocca professore storia e filosofia in pensione; Carla Baffari presidente I Cuori di Francesca; Angelo Molino – Athena Music & Wellness Therapy. Introduce Donia Ben Abdelali, modera Ilaria Racalbuto. Per partecipare: Zoom con diretta Facebook live: https://us02web.zoom.us/j/3747366098?pwd=cmk0RGc0a08vZGpVcGJYV0dUNGU4QT09
Ragusa si illumina di rosso e arancione
La sera di mercoledì 25 novembre il prospetto del Comune di Ragusa sarà illuminato in rosso e arancione in occasione della Giornata internazionale per il Contrasto alla violenza sulle donne. A disporlo è stato il sindaco Peppe Cassì che ha dato il proprio assenso ad una richiesta della Consulta Comunale Femminile e della Consulta comunale Giovanile che hanno proposto al Capo della civica amministrazione di illuminare con i colori simbolo della Giornata, Palazzo di città. I due organismi consultivi comunali, non potendo organizzare in occasione di tale ricorrenza delle iniziative pubbliche, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica con un un foglio informativo, che si allega al presente comunicato, e con un messaggio di seguito riportato.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Consulta comunale femminile e la Consulta comunale giovanile, come già avvenuto lo scorso anno, vogliono esprimere la propria vicinanza nei confronti delle donne che subiscono quotidianamente ogni tipo di violenza (fisica, sessuale, psicologica). Vogliamo ribadire proprio a tutte le donne un messaggio chiaro e semplice: non siete sole, perché «Esistono mani che aiutano e orecchie che ascoltano». Quest’anno inoltre vogliamo portare avanti una azione di comunicazione e divulgazione dei contatti di emergenza, nazionali e locali, attraverso un foglio informativo, realizzato nel segno dell’arte e della bellezza, per il quale abbiamo coinvolto l’artista Elisa Alescio, del Collettivo Ocra. Il foglio informativo è uno strumento di diffusione e conoscenza sia del contatto di emergenza nazionale, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, sia i contatti delle Associazioni presenti sul territorio ragusano, che quotidianamente da anni lavorano al fianco delle donne. La Consulta femminile e la Consulta giovanile si impegnano a fornire la massima diffusione dei contatti e sperano in una pronta e attiva condivisione da parte di tutta la comunità ragusana.
Anche quest’anno la cooperativa sociale Proxima Ragusa, ente antitratta che da vent’anni realizza progetti in favore delle vittime di tratta, aiutandole, proteggendole e favorendone l’inserimento sociale, è stata coinvolta nell’attività promossa da Coop Alleanza 3.0 in una iniziativa a fianco delle donne e contro la violenza. La tratta è un fenomeno che vede come principali vittime le donne. E la mission di Proxima è offrire opportunità di fuga, cambiamento e crescita a chi intende sottrarsi all’assoggettamento e al condizionamento legati a situazioni di sfruttamento e di tratta. Ecco perché acquistando sino a tutto il mese di novembre i prodotti a marchio Coop sarà possibile sostenere i progetti della Cooperativa Proxima a cui sarà devoluta una parte del ricavato degli acquisti in questione. E’ stata l’assemblea generale delle Nazioni unite a designare il 25 novembre come data della ricorrenza invitando tutti i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a promuovere attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica proprio nel corso di questa giornata.
Questi i contatti utili al servizio delle donne a Ragusa. Numero di telefono 1522, il servizio è gratuito, anonimo e attivo 24 h su 24, Sul sito internet www.1522.eu è possibile chattare direttamente con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. E’ possibile scaricare anche l’App 1522 sul cellulare e chattare in maniera anonima e sicura con le operatrici, avviare una chiamata, leggere consigli. L’app della polizia YouPol per segnalare casi di violenza sulle donne. Le segnalazioni anche in forma anonima consentiranno la geo-localizzazione in modo da offrire un concreto supporto alle donne in pericolo.
Centro antiviolenza “Il pettirosso” Ragusa. Centro affiliato alla Rete nazionale anti Violenza e anti Stalking 1522, telefoni 09321911744 e 3886544106 e 3281240080. Telefono cellulare per l’utenza: 3336643439.
Sportello Ascolto “La Casa delle Donne” Ragusa aderente alla rete regionale “Gruppo Zero” della Rete nazionale Reama e Gruppo Grevio. Partner del centro antiviolenza “Work in Progress” di Floridia iscritto e accreditato Regione Sicilia e al 1522. Telefono 3341860264, email lacasadelledonnerg@libero.it.
Sportello donna antiviolenza Ragusa tel. 3331051084, email assgruppod@gmail.com.
Siracusa e la Consulta comunale femminile
Silvana Munafò, presidente della Consulta comunale femminile di Siracusa, dichiara: «Le criticità di questo particolare periodo ci impediscono lo svolgimento di ogni attività collettiva, ma anche quest’anno, nell’occasione della Giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite desideriamo manifestare la nostra presenza accanto alle donne che vivono situazioni drammatiche. La violenza contro le donne è un fenomeno più diffuso di quanto si possa immaginare, in Italia sono più di 6 milioni le donne vittime di violenza nel corso della propria vita ed è quindi fondamentale parlare di questi argomenti, scriverne e diffondere, sia per aiutare chi è nella difficoltà, sia per educare uomini e donne al rispetto ed alla protezione di sé e di chi è più debole. Le forze dell’ordine, i centri antiviolenza e gli sportelli dedicati sono impegnati per dare sostegno e protezione alle donne vittime di violenza e non mancano le Campagne pubbliche e gli interventi educativi nelle scuole. Ma oggi non è sufficiente. Le misure di contrasto al coronavirus e le difficoltà lavorative hanno esacerbato situazioni già difficili. Cosa accade quando vittima e aguzzino sono obbligati a rimanere a casa tutto il giorno, tutti i giorni, insieme, da soli? Di certo si moltiplicano le occasioni di contatto, la tensione assume livelli sempre più alti e le probabili difficoltà economiche ed insoddisfazioni sul lavoro fanno di molti uomini degli ordigni pronti ad esplodere! Diventa necessario fare prevenzione in maniera differente. Non basta il solo intervento educativo che sortirà effetti a medio e lungo termine, occorre mettere in campo strategie di controllo e di interventi lampo, affinchè le donne vittime di violenza non superino per numero le vittime di Covid che tanto ci stanno preoccupando».
No women no panel sui canali Rai
Se mediamente su base annua viene uccisa una donna ogni sei giorni, infatti, come riportato nell’ultimo Dossier Viminale, durante il lockdown per l’emergenza coronavirus le donne hanno rappresentato il 75,9% delle vittime di omicidi in ambito familiare-affettivo. Anche per questo, la Rai ha sentito l’urgenza e la necessità di trasformarsi in una vera e propria piazza virtuale per dare forza alla volontà di eliminare la violenza contro le donne, con una mobilitazione coesa promossa dalle Commissioni Pari Opportunità dell’Azienda e con il contributo di Rai per il Sociale.
In occasione della Giornata internazionale, inoltre, Rai Radio1 rilancia la campagna “No women no panel – Senza donne non se ne parla”, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia e la Commissaria UE Mariya Gabriel, ideatrice dell’iniziativa. Il canale di Rai Radio si impegna dunque ad una equa rappresentanza di genere in tutte le trasmissioni, a valorizzare il talento e le competenze delle donne e degli uomini impegnati egualmente a dare il proprio contributo allo sviluppo civile, economico e culturale del Paese e chiede a tutte le sedi istituzionali, pubbliche, private, al mondo scientifico e mediatico di aderire a questo impegno, inserendo in maniera quanto più possibile paritaria nei convegni, nelle conferenze, nelle commissioni, nei dibattiti radiotelevisivi e sui giornali, presenze femminili e maschili.
Per ulteriori approfondimenti vedi NewsRai dedicato.
Le adolescenti italiane si sentono indifese per i dati dell’Osservatorio indifesa
Secondo i dati emersi dall’Osservatorio indifesa, ragazze e ragazzi hanno le idee chiare: la violenza di genere è reale, si consuma ai danni delle ragazze e delle donne in molti modi e forme, subdole o palesi, attraverso gesti, parole o comportamenti discriminatori, ed è un ostacolo concreto allo sviluppo delle ragazze come persone, come attori della società, come risorse per l’economia. Ma la violenza non è solo stupro, è fatta anche di pressioni psicologiche, discriminazioni nei luoghi di studio e di lavoro, commenti sessisti sui social, bullismo e cyberbullismo, revenge porn. E la scuola non è sentita come luogo sicuro o in cui trovare conforto, ma è qui che 5 ragazzi su 10 dedicherebbero almeno un’ora a settimana per impegnarsi in prima persona nella lotta alla violenza di genere e di orientamento sessuale.
L’85% dei ragazzi ritiene che in Italia ci sia un reale allarme femminicidi e violenza contro le donne, ma il dato medio cela un’importante differenza di genere: sono 7 su 10 i maschi che ritengono vi sia un allarme fondato, ma il rapporto sale fino a 9 su 10 se si considerano le risposte delle femmine. Rispetto alla violenza assistita, più della metà degli intervistati (51%) è stato spettatore di forme di violenza verbale, il 39% a forme di violenza psicologica, 1 su 4 ha visto con i suoi occhi episodi di violenza fisica come schiaffi e calci (14%) e lancio di oggetti (10,5%).
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