Musica "La bellezza" è il nuovo singolo della cantautrice palermitana, estratto dal suo album d'esordio "Diventeremo adulti" dello scorso anno. La canzone parla di come troppo spesso mortifichiamo il nostro valore e calpestiamo la nostra bellezza, fino a dubitare di averne una. Il video, di Vittorio Di Matteo, è stato girato a Bologna: «Il video è molto emozionale e gioca sulla straordinaria ricchezza della diversità umana, cercando di raccogliere la storia di ogni singolo volto»
La bellezza è il nuovo singolo della cantautrice palermitana Giulia Mei, estratto dal suo album d’esordio Diventeremo adulti dello scorso anno. La canzone parla di come troppo spesso mortifichiamo il nostro valore e calpestiamo la nostra bellezza, fino a dubitare di averne una, mettendoci a confronto col mondo intero e affidando solo ed esclusivamente ad esso il giudizio su noi stessi. Dovremmo invece domandarci se “vale forse meno un tulipano di una rosa” e soffermarci a guardare noi stessi, usando meno gli occhi e più il cuore.
«E’ un brano a cui sono davvero legata e che sono felice di pubblicare per festeggiare il primo anno di vita del mio album – dice Giulia Mei -. Credo che questa canzone sia un tassello importante di questo lavoro e in qualche modo metta in luce la parte più autorale della mia scrittura. E’ un brano volutamente fuori dal tempo, così come fuori dal tempo è la bellezza vera, così come fuori dal tempo dovrebbe essere il messaggio che voglio comunicare. Poi, in questo brano ho avuto la possibilità di realizzare il sogno di avere al servizio della mia musica la registrazione di un’intera orchestra, esperienza davvero unica. Il video è molto emozionale e gioca sulla straordinaria ricchezza della diversità umana, cercando di raccogliere la storia di ogni singolo volto di amici e conoscenti, che si sono prestati per realizzare le riprese, e che ringrazio moltissimo. Ma il video parla anche di un’altra bellezza, quella di Bologna, la città dove da qualche mese vivo e che amo perdutamente; nel video abbiamo cercato di raccogliere alcuni tra i suoi scorci più belli, di rubare l’essenza di questo piccolo gioiello di città, che in questo video ho deciso di omaggiare. Ringrazio Vittorio Di Matteo, da anni mio collaboratore, che ha curato le riprese e la produzione del video, cercando di raccontare al meglio questo ultimo singolo di un disco che mi ha dato tanto, anzi tantissimo».
«Quando Giulia mi ha proposto un arrangiamento per orchestra d’archi, ho accettato subito con entusiasmo perché il brano si prestava per un organico del genere – racconta il direttore dell’orchestra Antonio Cocomazzi -. Così ho provato ad arricchire armonicamente la sua fresca melodia e soprattutto valorizzare il testo di Giulia molto bello e intenso, con pennellate di colori timbrici quasi a conferirgli un sound ed una prospettiva tipicamente classica ma in partitura leggera. Considerato il valore aggiunto dell’incisione da parte dell’orchestra Filarmonica di Dnepropetrovsk, pare che tutto il lavoro sia artisticamente valido e che possa rappresentare per Giulia un tassello importante della sua produzione».
CREDITI
Una produzione di Giulia Mei
Regia, montaggio e post produzione: Vittorio Di Matteo
Testo e musica: Giulia Mei
Pianoforte: Giulia Mei
Orchestra: Filarmonica di Dnepropetrovsk
Arrangiamenti: Antonio Cocomazzi e Giulia Mei
Orchestrazione: Antonio Cocomazzi
Registrazione, mix e mastering: Fabio Ferri (Millenium Audio Recording) Produzione artistica: Giulia Mei ed Edoardo De Angelis
Label: Il cantautore necessario
Edizioni: Musica del Sud
Distribuzione: Discoteca Laziale
Un ringraziamento speciale a Grafimovie
TESTO
La bellezza
Libera l’universo che hai lasciato a parte
come una promessa, come un jolly tra le carte
è da troppo tempo che non ti accarezzi più
che dall’altra parte dello specchio non sei tu
Inferiore a chi? Ed all’altezza di che cosa?
Vale forse meno un tulipano di una rosa?
Sei caduto a terra e non ti sei rialzato mai
pensi di sapere e a quanto pare non lo sai
non lo sai
Che la Bellezza
la si misura coi parametri del cuore
non ci si guarda solo per sentito dire
e in ogni uomo c’è un tesoro da scoprire
Mondo che non approvi l’uso dei difetti
dove non si esiste che per essere perfetti
trova un angolino, uno spazietto anche per noi
che non siamo e non saremo mai come ci vuoi
Ma la Bellezza
la si misura coi parametri del cuore
non ci si guarda solo per sentito dire
e in ogni uomo c’è un tesoro di Bellezza
che hai calpestato fino a farla sprofondare
questo gioiello che nessuno sa portare
adesso basta, devi farlo ritornare
E la Bellezza
la si misura coi parametri del cuore
non ci si ama solo per sentito fare
oh, mia Bellezza, mi potrai mai perdonare?
Se con freddezza ti ho lasciata scomparire
se per paura a volte non ti ho fatta uscire
mi devi credere, sei bella da morire
Nata a Palermo, classe 1993, Giulia Catuogno, in arte Giulia Mei, inizia a studiare fin da piccola canto e pianoforte classico al Conservatorio V. Bellini di Palermo, oggi A. Scarlatti, e comincia molto presto a legare i suoi due grandi amori: poesia e musica. Nel novembre 2014 debutta all’Auditorium Rai di Palermo, con lo spettacolo “La kultura della vita”, influenzato dal teatro canzone. Nel 2015 Giulia vince diversi premi locali in Sicilia e in ottobre, la sua canzone “La Barca” interpretata dal cantante Andrea Vincenti, vince il primo premio Mia Martini Nuove Proposte per l’Europa, nonché il premio della critica Bigazzi. Il 6 febbraio del 2016, Giulia presenta il suo primo ep “Pianopiano”; a partire da questo momento prende vita il “Pianopiano Tour”, che porta la cantautrice in giro per la Sicilia e il Sud Italia. Nel marzo del 2016, Giulia viene selezionata tra i 16 finalisti di Musicultura, dopo essersi aggiudicata il “Premio del pubblico” durante le audizioni live a Macerata. Il 1° Ottobre dello stesso anno, si esibisce a Cosenza, in occasione della rassegna “Il Tenco Ascolta”, organizzata dal prestigioso Club Tenco, dopo essere stata selezionate tra le otto delle nuove proposte della canzone d’autore nel Sud Italia. Nel 2017 Giulia, oltre ad accedere per la seconda volta alle fasi finali di Musicultura, vince il Premio Alberto Cesa, che le permette di partecipare al Premio dei Premi a Faenza, indetto dal Meeting Degli Indipendenti. Nel 2018, Giulia, oltre a essere stata nuovamente finalista di Musicultura, è stata selezionata anche per la finale del Premio De André e del Premio Bruno Lauzi, in occasione del quale si è aggiudicata il Premio Lauzi per la miglior musica e il Premio Cora per la miglior interpretazione. In agosto, Giulia ha aperto il concerto di Roberto Vecchioni a Troina, Sicilia.
E’ uscito il 28 marzo 2019, per l’etichetta indipendente “Il cantautore necessario” il suo primo album, “Diventeremo adulti”, prodotto a Roma con la direzione artistica del cantautore Edoardo De Angelis, ed entrato nella cinquina delle Targhe Tenco nella categoria ‘Miglior album d’esordio’. Tante le influenze: da De André a Vecchioni, da Gaber a Cohen, con l’intento di fondere la tradizionale canzone d’autore, con sonorità caratterizzate da elementi provenienti dal pop.
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