Blog Bur, Latte di nanna edizioni, La nave di Teseo, Bao Publishing, Oligo Edizioni, Oèdipus, Robin, NN Editore e Chiarelettere, per una settimana, tutta da leggere, di indagine e misteri irrisolti
Dei libri che consigliamo questa settimana a prevalere sono i saggi, le inchieste e le prospettive per migliorare la propria vita cone temi importanti come l’essere madre, l’autismo, la relazione filiale dei Joyce, il ritorno dello storico Ernesto Masina. Due le perle in uscita, una per NN Editore e per Bao Publishing. Debuttano nel nostro blog Oèdipus edizioni e Latte di nanna edizioni, quest’ultima del gruppo editoriale Les Flâneurs. Ma ciò che abbiamo scelto per la copertina e la controcopertina sono due misteri: “Violino. Luci e ombre di Stradivari” di Marco Ghizzoni, pubblicato da Oligo Edizioni e “La verità sul caso David Rossi” di Davide Vecchi (Chiarelettere) sul caso della morte del capo comunicazione della Banca Monte dei Paschi di Siena: fu suicidio, come sostengono le inchieste fino ad oggi, o da quella bella torretta senese, Rossi fu defenestrato, come sostiene Vecchi? Lo speciale e-book è di Elena Kostioukovitch che indaga sull’improvvisa aggressività di Putin verso l’Ucraina, a pubblicarlo La nave di Teseo.
Le uscite di martedì 5 aprile
Stefania Andreoli, Lo faccio per me. Essere madri senza il mito del sacrificio, BUR – Rizzoli
Ogni martedì la psicoterapeuta Stefania Andreoli tiene sul suo profilo Instagram una rubrica di domande e risposte. Qui trovano spazio storie, attualità e tanti dubbi di genitori. Mamme, perlopiù. Disorientate, equilibriste, creative, volenterose, sull’orlo di una crisi di nervi, ma tutte accomunate da un’ambizione: compiere le scelte più giuste. Giuste, sì, ma per chi? Da quando si diventa madri, sembra sottinteso che l’unica ragione accettabile per qualunque decisione quotidiana e di vita sia “lo faccio per mio figlio”. “Lo faccio per me” è una frase che suona egoista, indegna per una madre. Le ragioni sono storiche, culturali, legate ai falsi miti del sacrificio e dell’amore incondizionato e a una distorta interpretazione del famoso istinto materno. La pressione è forte: a lasciare il lavoro; a trascurare interessi, amicizie e il rapporto di coppia; a sentirsi in colpa per un paio d’ore dal parrucchiere “che sottraggono tempo alla famiglia”. Insomma, a dire addio a una parte di sé. In questo libro Andreoli ribalta le vecchie convinzioni e propone l’idea che l’esperienza della maternità possa aggiungere, e non togliere, ricchezza all’identità femminile. Soltanto “facendolo per sé”, trovando ciascuna il suo personale modo di fare la mamma – diverso dagli altri perché frutto della propria storia in quanto persona – sarà possibile liberare la maternità, rendendola sana, contemporanea e davvero utile per la crescita di un figlio e per il futuro della società.
Alessandra Guidone, Io, te e l’autismo. Storia di una famiglia come tante ma come poche, Latte di nanna edizioni
Questa storia ci parla di un triangolo molto particolare. Ai suoi vertici troviamo un bambino speciale, chiunque si trovi a interagire con lui e, infine, l’autismo; un’entità onnipresente che irrompe nella tua vita all’improvviso, la sconvolge e non ti lascia più. Narrata dalla voce di una madre che ha vissuto questa esperienza in prima persona, è la storia di una famiglia come tante… ma al tempo stesso come poche; di legami, di coraggio e, soprattutto, di amore; quel sentimento che muove ogni cosa e che ha spinto un intero nucleo familiare a mettersi in gioco e a tentare tutto il possibile per garantire al piccolo Bryan ogni opportunità di far emergere il proprio potenziale e di rendersi autonomo; il tutto con l’aiuto di alcuni “angeli” che sono entrati a loro volta nel triangolo riempiendolo di altro amore, consapevolezza e speranza.
Le uscite di giovedì 7 aprile
Libro copertina: “Violino. Luci e ombre di Stradivari” di Marco Ghizzoni, Oligo Edizioni
Scrive l’autore: «Ho voluto raccontare il violino, strumento principe della mia città – Cremona – e di conseguenza Antonio Stradivari, il più grande liutaio di tutti i tempi nonché figura misteriosa, enigmatica, affascinante e poco conosciuta». Marco Ghizzoni, tra gli autori cremonesi più significativi della generazione anni ’80, offre un profilo insolito e a tratti oscuro del più grande liutaio di tutti i tempi – Antonio Stradivari – attivo a Cremona nel corso del XVIII secolo. La figura di Stradivari mantiene ancora oggi contorni sfumati e avvolti dal mistero: ad esempio, non si conoscono né il luogo né la data esatta della sua nascita, né tantomeno le cause della sua morte. I segreti intorno al grande liutaio hanno alimentato il mito con elementi inventati e leggendari, come quello inerente al presunto furto del suo cranio. Il testamento, scoperto solo nel 1999, racconta di un uomo autoritario, assai lontano dall’immagine romantica dell’artista sensibile e disinteressato, onnipresente nella vita privata degli undici figli e abilissimo negli affari, tanto da lasciare una grande eredità che – ironia della sorte – sarà la causa principale della dispersione dei suoi capolavori.
L’autore
Marco Ghizzoni è nato nel 1983 a Cremona, dove vive. Ha pubblicato romanzi con Guanda e con Tea, questa è la sua prima raccolta di racconti. Quando non scrive, lavora nel settore commerciale di una multinazionale tedesca. Per Oligo Editore ha pubblicato Il muro sottile. Dieci racconti (2020).
Libro controcopertina: “La verità sul caso David Rossi” di Davide Vecchi, Chiarelettere
Il 6 marzo 2013, il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, David Rossi, viene trovato riverso senza vita sul selciato sottostante alla finestra del suo ufficio al terzo piano, in circostanze archiviate come suicidio, ma che fin da subito sollevano moltissimi sospetti. Oltre otto anni dopo, nel luglio 2021, è stata istituita una Commissione parlamentare d’inchiesta per far luce sul mistero legato alla morte. Davide Vecchi, direttore del quotidiano “Il Tempo” e del Gruppo Corriere, è già stato autore nel 2017 di un libro di successo sul caso, libro per il quale è stato anche chiamato a processo per eccesso di zelo informativo, per poi venire assolto. Ora che il caso è esploso nuovamente, Vecchi è stato coinvolto in veste di consulente della commissione stessa (unico giornalista in questo ruolo) e in questo nuovo testo illustra chiaramente tutto ciò che ancora non sapevamo sulla vicenda, grazie a testimonianze esclusive, perizie e documenti inediti. Ciò che emerge dalla sua ricostruzione puntuale e sconcertante, è che solo riaprendo il caso con l’ipotesi di omicidio si potrà evitare che quello sulla morte di David Rossi diventi l’ennesimo mistero italiano irrisolto.
Nita Prose, La cameriera, La nave di Teseo
Molly Gray non è come tutti gli altri. Fatica a intrattenere rapporti sociali e interpreta a modo suo le intenzioni di chi le è vicino. La nonna, che l’aveva cresciuta, rielaborava il mondo per lei, codificandolo in semplici regole secondo le quali Molly poteva vivere, ma da quando la nonna è morta, la venticinquenne Molly ha dovuto affrontare da sola le complessità della vita. Lanciandosi con ancor più passione nel suo lavoro di cameriera d’albergo. Il carattere riservato, il suo amore ossessivo per la pulizia e l’ordine, la rendono una cameriera eccezionale. Si diverte a indossare la sua uniforme impeccabile ogni mattina, a rifornire il suo carrello di saponi e bottiglie in miniatura e a riportare le camere degli ospiti del lussuoso Regency Grand Hotel a uno stato di perfezione. Ma la vita ordinata di Molly viene sconvolta quando entrando nella suite del milionario Charles Black lo trova morto. Assassinato nel suo letto. Prima che Molly capisca cosa sta succedendo, il suo comportamento insolito insospettisce la polizia, che la considera la principale sospettata. Si ritrova presto intrappolata in una rete di inganni, che non ha idea di come districare. Fortunatamente per Molly gli amici che non ha mai saputo di avere la aiutano nelle indagini alla ricerca del vero assassino. Riusciranno a trovarlo prima che sia troppo tardi? Molly, però, non ha raccontato tutto ciò che ha visto quando ha trovato il cadavere, e l’ha fatto per una ragione ben precisa…
Luigi Guarnieri, Il segreto di Lucia Joyce, La nave di Teseo
Dopo “Forsennatamente Mr Foscolo”, nell’anno del centenario dell’Ulisse, Luigi Guarnieri ricostruisce e racconta il rapporto singolarissimo tra l’eccentrico James Joyce e la figlia da lui molto amata, conducendo un’affascinante indagine letteraria sull’arte, i sentimenti e le vicissitudini del grande scrittore e della sua famiglia. Lucia nasce a Trieste nel 1907. Secondogenita di James e Nora Joyce, vive la sua infanzia con i genitori e il fratello Giorgio in precarie condizioni economiche. Dopo Trieste inizia un peregrinare continuo tra Parigi, la Svizzera – soprattutto Zurigo – e qualche breve ritorno in Irlanda. È a Parigi che Joyce entra in contatto con scrittori, artisti, esponenti dell’alta borghesia e generose benefattrici.
In questo contesto – un tenore di vita al di sopra delle reali possibilità dello scrittore, un successo che stenta a decollare ma un fervente interesse per la sua opera da parte di alcuni estimatori di eccezione, una routine familiare delirante – Lucia e Giorgio crescono in uno strano rapporto di simbiosi. Così il matrimonio di Giorgio è vissuto come un abbandono da Lucia, che viene anche rifiutata da tre uomini nel giro di breve tempo (tra cui Beckett e lo scultore Calder). L’unico ambito in cui riesce a esprimere se stessa è la danza: frequenta corsi teatrali e coreutici, stringe amicizie femminili che le sono di ispirazione e si inserisce in ambienti artistici molto lontani da quelli del padre. Il primo crollo psichico segna per lei l’inizio di un calvario che, tra cliniche e manicomi, terapie sperimentali, psicanalisi junghiana, diagnosi contraddittorie e mai verificate, durerà tutta la sua vita. Scoprire il segreto dell’oscura malattia mentale di Lucia, della quale Joyce continuerà sempre a sentirsi colpevole, diverrà per l’autore dell’Ulysses una vera ossessione, che non gli darà mai tregua e rischierà di distruggerlo.
Fabrizio Gatti, Educazione Americana, La nave di Teseo
Da Mani pulite ai segreti di Vladimir Putin, le confessioni di un infiltrato della CIA in Italia. In un libro mozzafiato in cui tutto è reale, Fabrizio Gatti ricostruisce la storia segreta che i documenti non possono raccontare. Educazione americana racconta la vera storia di una squadra clandestina della CIA, al servizio del governo degli Stati Uniti per condizionare le democrazie in Europa: sono sbirri in borghese dalla doppia e tripla vita, fanatici del crimine o semplici mercenari in cerca di emozioni. Hanno ucciso, finanziato partiti, favorito stragi. Se un solo istante delle loro vite avesse imboccato una strada diversa, il mondo come lo conosciamo non sarebbe esistito.
Dalla Francia a Israele, dal Belgio all’Italia. L’elenco delle loro operazioni attraversa trent’anni di delitti. Interferiscono nella rivoluzione giudiziaria che con l’inchiesta Mani pulite ha cambiato la storia del nostro paese, ma non impediscono i successivi attentati della mafia. Rubano i codici di comunicazione della Russia di Putin, con un’operazione internazionale in cui un agente americano viene ucciso a Roma, e il suo corpo abbandonato nel Tevere. A Bruxelles partecipano all’omicidio di Gerald Bull, il progettista canadese del Super Cannone di Saddam Hussein. A Parigi buttano nella Senna un giovane passante, Brahim Bouarram.
La loro attività comprende il furto di segreti bancari in Svizzera, il sequestro di imam islamisti, tra cui Abu Omar a Milano, le trattative per il rilascio degli ostaggi rapiti nel deserto del Sahara. E, ai giorni nostri, il traffico di informazioni finanziarie e industriali, sottratte quotidianamente dai computer di ignari ministri, manager e imprenditori.
Tom Drury, Il talento di Paul Nash, NN Editore
“L’aria sembrava piena di tempo. Si chiese quante persone erano state lì prima di lui, convinte come lui che ora fosse l’unico momento che contava, che il passato fosse un preludio comico e il futuro una diceria disorganizzata. Da piccolo aveva un incubo ricorrente in cui un oggetto enorme calava dallo spazio su un circolo di bambini, impantanati nell’ombra che si allargava.
In quel momento si rese conto che l’oggetto che cadeva nel sogno era solo la terra, che scendeva a seppellire i morti”.
Paul e sua moglie Mary, eccezionale falsaria, non vivono più negli Stati Uniti da quando lui ha testimoniato contro l’organizzazione criminale guidata dal lunatico Carlo Record, detto Tenaglia. I due hanno cambiato nome e gestiscono un albergo in Belgio, ma tornano spesso in patria, pur sapendo che gli uomini di Carlo sono sulle loro tracce.
Mosso dalla nostalgia, Paul lascia Mary e trova lavoro come giornalista ad Ashland, dove i vecchi amici del passato Loom e Alice gli offrono di vivere nel cottage accanto alla loro proprietà. Ma neanche lì Paul riesce a trovare pace: si innamora di Alice e viene scoperto dagli uomini di Carlo che minacciano di ucciderlo a meno che lui non riesca a rubare un quadro di John Singer Sargent, Il torrente nero. Ma il quadro non si trova e, per salvare Mary, Paul è costretto a un’ultima, illecita impresa.
ll talento di Paul Nash è la storia di un criminale per caso, un eroe errante che va incontro al proprio destino come spinto da stelle sbadate. Abbandonata la quiete di Grouse County, Tom Drury racconta il mistero e la meraviglia che si nascondono sotto la superficie dell’esistenza. E con lucida ironia e impareggiabile eleganza ci rivela che, nel caos del mondo, è possibile rinunciare a ogni certezza e cominciare finalmente a vivere.
Questo libro è per chi sa abbinare a ogni festività il drink e l’abito più adatto, per chi è stato sedotto dal “Talento di Mr. Ripley”, per chi si è distratto dal dolore del travaglio raccontandosi una buffa barzelletta, e per chi vive la vita come un gioco da tavolo, dove ogni lancio dei dadi apre la possibilità spaventosa e ammaliante di tornare alla casella iniziale e ricominciare daccapo.
L’autore
L’americano Tom Drury è nato nello Iowa nel 1956. Per i suoi libri ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui la fellowship della Fondazione Guggenheim e la menzione di Granta come uno dei maggiori scrittori americani viventi. Ha insegnato al Bard College di Berlino e all’Iowa Writers’ Program. NNE ha pubblicato i tre volumi della Trilogia di Grouse County (La fine dei vandalismi, A caccia nei sogni e Pacifico) e Il movimento delle foglie.
Speciale e-book: “Nella mente di Vladimir Putin” di Elena Kostioukovitch, La nave di Teseo. Con la prefazione di Ludmila Ulitskaya
“Oggi molti esperti di politica, sociologi e studiosi della storia russa, si pongono un interrogativo: come è potuto succedere che la Russia sia a un tratto diventata l’emblema dell’aggressività, dichiarando guerra a uno stato vicino, che ha sempre definito ‘amico’ e abitato da ‘un popolo fratello’? Nel libro di Elena Kostioukovitch troviamo un’analisi profonda della situazione catastrofica in cui la Russia di Putin si è andata a cacciare. Questa è la vera causa della guerra contro l’Ucraina” (dalla prefazione di Ludmila Ulitskaya).
Elena Kostioukovitch racconta una storia culturale inedita della Russia postsovietica, per comprendere la nascita e la diffusione di un pensiero pericoloso che ha trovato in Vladimir Putin il suo alfiere, fino all’invasione dell’Ucraina. È la dottrina dell’Universo Russo – uno stato ideale dove riunire tutti i popoli russi “geneticamente superiori” – una teoria alimentata dagli scritti di studiosi come Anatolij Fomenko e Aleksandr Dugin, celebrati in patria ma discussi dalla comunità scientifica internazionale. Per scoprire il lato irrazionale dello stesso leader russo Putin, e i suoi legami con un certo “assolutismo magico”, l’autrice si muove tra invenzioni storiografiche, falsificazioni, cospiratori di regime, in un libro abitato da personaggi che sembrano usciti da un romanzo d’appendice, e che invece stanno riscrivendo oggi la storia di tutta l’Europa.
Le uscite di venerdì 8 aprile
Luciano Pennino, I giorni del matto, Oèdipus edizioni
Torna in libreria Luciano Pennino con “I giorni del Matto”, edizioni Oedipus, con un nuovo volume dedicato alla poesia. Vari sono i temi affrontati dall’autore, che in un precedente lavoro (“Ma tutto è zero”) aveva lambito i misteriosi territori degli Arcani Maggiori con un titolo di successo, i cui versi si ispirano alle figure rappresentate dai Tarocchi. In quest’ultimo libro, Pennino dà voce all’implacabile tormento del malamore, all’ambiguità dei sentimenti, all’imponderabilità della natura umana, all’ineluttabilità del tempo che fugge via attraversando un’epoca di trasformazione – a tratti indefinibile – dei valori umani, della tecnica che ha sfigurato l’esistenza di una generazione già provata dalla deriva degli ideali su cui aveva formato la propria identità. L’autore di questo volumetto è figlio di questo tempo confuso, e non può che raccontare la realtà con l’espressione perplessa, contraddittoria e ambivalente di chi è oramai disincantato nell’attesa di un mondo migliore, più autentico. La raccolta copre il periodo che va dai primi anni del 2000 fino a oggi con una settantina di liriche, iniziando con alcuni versi dedicati all’arte del far poesia e scivolando via via all’osservazione degli spostamenti – più o meno lievi – dei sentimenti e dell’animo umano. Una selezione che è il racconto di una vita intima, inconfessabile con le parole, ma non con i versi. È un grido estremo, un’elegia.
L’autore
Luciano Pennino, napoletano, negli anni Settanta si forma artisticamente negli ambienti della musica e del teatro sperimentale. Fonda alcune compagnie teatrali e inizia una produzione di scrittura creativa i cui testi vengono pubblicati su varie riviste libere.
Negli anni Ottanta crea la società per i servizi editoriali Pegaso. Nel 1992 edita il primo free press italiano di arte, cultura ed ecologia Metrò | Treno cittadino. Due anni dopo edita il catalogo dell’editoria campana “Profili di editori” e altre pubblicazioni. Dal 1996 ad oggi svolge un’intensa attività di grafico editoriale. Nel ’97 esce per le Edizioni Intra Moenia la raccolta di poesie “Segno in versi”; nel 2001 per i tipi di Araba Felice è presente nella raccolta collettiva multimediale di poesia “Guerra”; negli stessi anni la casa editrice Dedalus del poeta Emilio Piccolo pubblica il poemetto “Di contrasti e piccoli disastri” e nel 2020 pubblica “ma tutto è Zero – il trionfo dei Trionfi” con Oèdipus Edizioni.
Le uscite di sabato 9 aprile
Ernesto Masina, L’abbraccio, Robin
L’abbraccio prolunga e sostanzia l’epilogo di una storia d’amore, attraverso un racconto a due voci in cui i protagonisti – in maniera parallela e quasi speculare – aprono diverse finestre sulla propria intimità, assecondando le direzioni di pensieri, ricordi e suggestioni. È così che la trama, nel succedersi degli eventi, getta luce su dinamiche di coppia – e ancor prima familiari e socio-culturali – improntate su un maschilismo anacronistico che rivela, pagina dopo pagina, tutta la propria inadeguatezza. In tale contesto, Masina riesce a dar voce alle istanze del personaggio femminile in maniera non solo realistica, ma anche profondamente empatica. Il risultato è un quadro di vita che racchiude molteplici sfumature, in cui Lui e Lei – le voci narranti senza volto e nome – diventano progressivamente parte del sentire autentico di ciascun lettore.
Le uscite di domenica 10 aprile
Zerocalcare, Scheletri, Bao Publishing
Un thriller, ambientato a Roma, nel mondo di uno Zerocalcare diciottenne, che viene a contatto con il sottobosco degli spacciatori di periferia. Un romanzo grafico che l’autore definisce “più efferato del solito” una storia di fiction che si ispira alla realtà, tra oggi e vent’anni fa, tra la paura del futuro e quella del presente. «Con Scheletri realizza forse il suo graphic più complesso, capace di mettere insieme la sua storia personale e quella corale, la periferia e temi che vanno dallo spaccio alla violenza, con uno sguardo capace di leggerli in maniera a volte cruda a volte poetica» (Luca Valtorta, Robinson). Diciotto anni, e una bugia ingombrante: Zero ogni mattina dice alla madre che va all’università, ma in realtà passa cinque ore seduto in metropolitana, da capolinea a capolinea. È così che fa la conoscenza di Arloc, un ragazzo un poco più piccolo di lui che ha altri motivi per voler perdere le sue giornate in un vagone della metro B di Roma. Man mano che la loro amicizia si fa più profonda, le ombre nella vita e nella psiche di Arloc si fondono con le tenebre del mondo dello spaccio di droga della periferia romana.
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