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Maggio è il mese della Dea di Morgantina

Sicilia antica Il 19 maggio ricorre il decennale del rientro della preziosa statua, trafugata nella seconda metà del novecento e restituita all'Italia dopo un lungo contenzioso con il Paul Getty Museum. Nelle prossime settimane sarà reso noto il calendario delle iniziative promosse dal Comune di Aidone e dal Parco archeologico di Morgantina

Il 17 maggio del 2011 veniva esposta al Museo di Aidone la Dea di Morgantina, la preziosa statua trafugata in Sicilia nella seconda metà del novecento e restituita a seguito di una lunga trattativa internazionale. Dal prossimo 17 maggio, per celebrare il decennale dell’esposizione al Museo Archeologico regionale di Aidone, verranno esposti due banner sulla facciata della Chiesa dei Cappuccini. Inoltre, nelle prossime settimane sarà reso noto il calendario delle iniziative promosse dal Comune di Aidone e dal Parco Archeologico di Morgantina, che si protrarranno fino alla fine dell’anno, con la collaborazione della comunità aidonese e l’apporto delle numerose associazioni impegnate sul territorio.
In cantiere, per ricordare l’importante anniversario, ci saranno anche un convegno scientifico, concerti all’aperto, mostre d’arte, spettacoli teatrali, cineforum, presentazioni di libri, visite guidate e attività per bambini. Il programma definitivo verrà presentato nelle prossime settimane.

«Il decennale della restituzione della dea di Morgantina al Museo di Aidone – sottolinea l’assessore dei Beni culturai e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un’occasione importante per celebrare il valore della nostra Terra in termini di contributo alla conoscenza della storia e della cultura mondiale. In Sicilia, infatti, si trovano le maggiori espressioni dell’archeologia antica che ci aiutano a leggere la storia dello sviluppo delle civiltà del Mediterraneo. La Dea di Morgantina, peraltro, con tutta la vicenda giudiziaria legata alla sua restituzione è espressione stessa dell’orgoglio identitario della comunità aidonese ed emblema della Sicilia tutta che lotta per recuperare la propria storia».

La statua della Dea di Morgantina è stata restituita all’Italia nel 2011 dopo un lungo contenzioso con il Paul Getty Museum che l’aveva acquistata dal ricettatore ticinese Renzo Canavesi, condannato dal Tribunale di Enna a due anni di reclusione e al pagamento di una penale di 40 miliardi di lire in quello che viene ricordato come il primo caso in Italia di applicazione di una sanzione così ingente per l’esportazione clandestina di un reperto archeologico.
In occasione del decennale, grazie al club per l’Unesco di Enna, già impegnato dieci anni fa con la mostra “Artisti per Morgantina”, si tornerà a celebrare la preziosa scultura con un nuovo progetto artistico che vede la rappresentazione di oltre ottanta opere grafiche dedicate alla testa di Ade; un tributo all’insegna dell’arte condizionato, quanto ai tempi di realizzazione, dalla pandemia ma fortemente voluto dall’associazione, che da decenni si spende per la valorizzazione del sito archeologico di Morgantina.

Realizzato con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, del Parco Archeologico di Morgantina e della villa del Casale, della Prefettura di Enna e del Comune di Aidone, il progetto del Club per l’Unesco anticipa di qualche mese l’inaugurazione della mostra che sarà allestita ad Aidone nei prossimi mesi in un edificio storico recentemente recuperato dal Comune e destinato a divenire un nuovo polo culturale e turistico.

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