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“Maremeo”, da San Giovanni Li Cuti un ecosistema culturale europeo che lega il mare di Catania al mondo

Arte Grazie al collettivo interdisciplinare Salmastra, torna a San Giovanni Li Cuti, borgo marinaro di Catania, la residenza d'artista Maremeo. Dal 15 gennaio, in due step fino a maggio, apre le porte a cinque artisti attivi nel campo delle arti visive, attivi a livello internazionale e provenienti da diverse parti d’Europa, la cui pratica vede coinvolte tematiche legate al mare

Salmastra, il collettivo interdisciplinare che ha sede a San Giovanni Li Cuti, borgo marinaro di Catania, dal 15 gennaio apre le porte a cinque artisti attivi nel campo delle arti visive, attivi a livello internazionale e provenienti da diverse parti d’Europa, la cui pratica vede coinvolte tematiche legate al mare. Gli artisti saranno parte della residenza d’artista presso Salmastra per un periodo di due mesi, fino al 15 marzo ed alloggeranno nel centro storico di Catania. Sarà un progetto dal clima transnazionale e multiculturale che offrirà un confronto diretto con la comunità di San Giovanni Li Cuti, che vede già attiva l’associazione Salmastra con attività culturali volte alla sensibilizzazione e tutela del territorio. Salmastra è il ponte con cui i cinque artisiti che verranno a Catania costruiranno un ecosistema culturale tra realtà che si intrecceranno in una folta rete di legami, scambi, incontri, persone e conoscenze. L’etimologia stessa di Salmastra ci suggerisce infatti l’idea di un punto d’incontro, tra acque dolci e salate, ma soprattutto tra culture, persone, scambi che portino ad una maggiore cura e consapevolezza del territorio e che incentivino l’uso di pratiche più sostenibili.

La sede di Salmastra nel borogo marinaro catanese di San Giovanni Li Cuti

Dopo l’edizione 2024, la residenza d’artista Maremeo quest’anno si svilupperà nellarco di due progetti: il primo da Gennaio a marzo mentre il secondo periodo si svolgerà nei mesi di aprile e maggio. Nella prima residenza di Maremeo, gli artisti saranno guidati nella creazione di un progetto, il cui prodotto finale sarà la realizzazione di una pubblicazione editoriale collettiva. A fare da tutor alla residenza d’artista, Elisa Raciti, graphic designer, illustratrice, docente di design grafico, dottoranda all’Accademia di belle arti di Catania e co-fondatrice del collettivo di sartoria editoriale catanese Avaja. A supporto delle attività di Maremeo, Bruna Bonanno, drammaturga, studiosa di filosofia e co-founder di Salmastra ed Enrico Floriddia, lavoratore dell’arte, co-founder di Salmastra e di Fudda Festival, il festival delle intersezioni. Le lingue di lavoro di Maremeo saranno l’italiano, l’inglese, spagnolo e francese.

Chi farà Maremeo?

Susanna Gonzo è un’artista interdisciplinare, linguista e ricercatrice che vive tra Berlino e l’Italia. Nel suo lavoro ci sono spazi di ascolto e di apprendimento collettivi in cui esercizi creativi consentono l’espressione emotiva, la condivisione di saperi e la possibilità di un confronto con il passato. Al centro della sua ricerca pone le possibilità pedagogiche, terapeutiche e politiche dell’immaginazione. Susanna organizza laboratori creativi, sessioni di ascolto, gruppi di lettura, sessioni di disegno collaborativo, all’interno di università, musei, scuole e centri comunitari.

Susanna Gonzo

Irene Trejo è una scrittrice, poeta, artista del suono multidisciplinare, originaria dal Messico e con base a Berlino. Il suo lavoro si focalizza su diverse forme di ascolto e traduzione e va ad esplorare gli affetti che vivono negli strati intricati del nostro presente e che il nostro presente, a sua volta, modella. La sua pratica si concentra principalmente su forme di ascolto e di traduzione, sperimentando con pratiche legate a rituali, esperienze sensoriali, giustizia trasformativa, ecosomatica, divinazione e suono.

Irene Trejo

Saoirse Higgins è un’artista e ricercatrice irlandese che vive nell’isola di Papa Westray, nota anche semplicemente come Papay, facente dell’arcipelago delle isole Orcadi, la cui popolazione è di 88 abitant3. Ha conseguito un PhD alla School of Art Innovation School di Glasgow. La sua pratica guarda alle connessioni con l’ambiente negli specifici contesti di isole, isolan3, mari ed Antropocene. Saoirse misura e triangola le posizioni muovendosi verso e dalle profondità della sfera del mare” fino alla sfera dellisola”ed oltre fino alla sfera del cielo”. Il suo lavoro è attivo e performativo e guarda a queste diverse sfere. Saoirse collabora spesso con esperti locali e comunità isolane, lavora con un mix di time-lapse e video in tempo reale, scansioni digitali 3D, registrazioni audio sul campo, eventi di performance con strumenti improvvisati di misurazione e mappatura creati in modo giocoso.

Saoirse Higgins

Il colombiano Juan Pablo Pacheco Bejarano è un artista, scrittore e docente di Bogotà, che nella sua ricerca cerca di amplificare i poteri curativi dell’acqua. Attraverso progetti audiovisivi e commestibili, testi e laboratori collaborativi, il suo lavoro intreccia domande su ecologia, tecnologia e spiritualità. Juan Pablo ricerca l’acqua come archivio vivente, infrastrutture digitali, telepatia e fermentazione, aprendo portali tra il visibile e l’invisibile per immaginare altre tecnologie oltre l’estrazione.

Juan Pablo Pacheco Bejarano

Elli Ott è nata a Rostock, in Germania ed è cresciuta vicino al Mar Baltico, di cui spesso sente nostalgia. All’interno della sua ricerca, sviluppa installazioni e sculture con materiali diversi che esplorano la conoscenza del corpo con spazi fluidi in continuo divenire. Ama le ambivalenze. Ha conseguito un master in belle arti presso l’ Accademia di Maastricht ed ha deciso di far dialogare le sue tre lauree in politica, progettazione di barche in legno e design di prodotto. Dal 2021 vive ad Aquisgrana, da dove parte spesso per residenze e mostre site in posti più umidi.

Elli Ott

«La mia pratica artistica si situa in spostamenti e tende verso lavori relazionali – dichiara Enrico Floriddia –. In quanto educatore, offro situazioni di costruzione comune di sapere; come lavoratore dellarte invito in contesti oziosi; come persona, cerco di incitare forme di amicizia. I miei crucci sono lequità, lagentività e la reciprocità. Dal 2020, costruisce una libreria pirata attraverso letture collettive». La ricerca di Enrico Floriddia ha viaggiato con le Zines della Biblioteca nomade per tutta l’Europa. Con Jérôme de Vienne, Ewa Sadowska e Angeliki Tzortzakaki ha organizzato, tra il 2019 e il 2022, una residenza provvisoria che favorisce la cura ed l’ozio. Attualmente è parte di Residencies (Berlino, dal 2019) e Salmastra (Catania, dal 2021).

Bruna Bonanno è una drammaturga, studiosa di cultura visuale e teoria dei media, co-fondatrice di Salmastra. La sua ricerca, artistica e accademica, indaga le pratiche performative legate all’acqua salata e alle sue contro-narrazioni. Diplomata in drammaturgia presso la Paolo Grassi di Milano e laureata in filosofia tra Milano, Napoli e Parigi, conduce un dottorato in cultura visuale presso l’università degli studi di Milano statale in teatro. Ha collaborato, tra le varie, con mare culturale urbano e piccolo teatro di milano per il festival immersioni e il festival tramedautore; la compagnia corps citoyen; il teatro metastasio di prato per il progetto GLA; il nuovo teatro aanità di napoli per il progetto r-evolution project. Al momento è tra le drammaturghe selezionate per Interactiones 2023\2024 ed è artista in residenza presso Zō centro culture contemporanee di Catania. Il suo testo mete è pubblicato da Cue Press (marzo 2019) con prefazioni a cura di Davide Carnevali e Guido Boffi.

Dopo un decennio di esperienza professionale tra Europa e Asia, in aziende di diverse dimensioni, Elisa Raciti concentra il suo lavoro sulla riflessione critica del ruolo del designer in Sicilia. Tornata a Catania, ha avviato un dialogo con designer e artisti locali, esplorando il rapporto tra le influenze globali e il patrimonio culturale del territorio. Attualmente consegue un dottorato di ricerca presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, in comunicazione visiva e pubblica utilità, con un progetto sullo speculative design e la siccità in Sicilia. Da cinque anni insegna graphic design presso Abadir, Accademia di Design e Comunicazione Visiva. Elisa è particolarmente interessata ad integrare la sua esperienza nei processi digitali e la sua attenzione per le tecniche analogiche e artigianali, come la stampa d’arte e la rilegatura. Coltiva inoltre una passione per l’illustrazione, che integra nella sua pratica progettuale.

Salmastra è un collettivo transdisciplinare che opera all’interno delle ecologie marine, dei discorsi sulle acque salate e delle pratiche sostenibili. Si propone di offrire nuove immaginazioni e comprensioni del mare. L’associazione desidera offrire diverse opportunità di socialità e cittadinanza attiva per promuovere una relazione più consapevole e sostenibile con il mare. Prendendo come punto di partenza il piccolo porto di San Giovanni Li Cuti a Catania, e in stretto dialogo con vari gruppi attivi localmente, Salmastra offre attività sociali, culturali e artistiche basate sulla condivisione della conoscenza, con un focus particolare sull’ambiente e sulle conoscenze situate ad esso legate.

La sede di Salmastra

I contatti di Salmastra

Via San Giovanni Li Cuti, 56 C Catania. Salmastra su Instagram https://www.instagram.com/sal.mastra/, e-mail gentesalmastra@gmail.com, telefono 3517262919.

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