Calici & Boccali La 40° ViniMilo anti-Covid, numero chiuso per degustazioni e convegni, rimandata al 2021 la tradizionale festa di piazza pre-vendemmia, troppi rischi di contagio. Il Ministro per il Sud Provenzano: «Milo modello di successo, sistema che funziona tra istituzioni e produttori». Il sindaco Alfio Cosentino: «Onoriamo un impegno con le imprese che investono e valorizzano il territorio e ci confronteremo su soluzioni per il futuro dell’enoturismo post-Covid»
Da quarant’anni con la festa in piazza – e, più di recente, con decine di focus sul sistema del vino sull’Etna – è l’appuntamento più atteso di fine estate sul vulcano. Ma quest’anno, per via dell’emergenza Covid, la ViniMilo edizione numero 40 dovrà necessariamente rinunciare all’abbraccio della piazza e della gente: quella pacifica folla di wine lovers (50 mila nell’edizione 2019) che per due weekend da quattro decenni, si ritrovano a fine agosto al fresco dei tigli di Piazza Belvedere – la stessa amata da Franco Battiato e Lucio Dalla – per esplorare centinaia di etichette dell’Etna e gustare ricette e street food siciliano che sanno di vendemmia e d’autunno.
Dal 28 agosto e fino al 13 settembre, la ViniMilo torna nel piccolo borgo etneo in un’edizione che si concentra sul tasting, con eventi di degustazione, formazione e approfondimenti sullo scenario dei mercati per supportare i protagonisti del sistema vitivinicolo dell’Etna. Un’occasione di confronto sulle criticità legate a questo momento storico straordinario. Ma anche, come è nella mission di ViniMilo, promuovere la cultura del vino, raccontare le aziende, i produttori vecchi e nuovi, fare squadra e condividere azioni e progetti per rilanciare le etichette “Made in Etna” e farsi trovare pronti quando il felice circuito dell’enoturismo si rimetterà in moto senza l’assillo e le limitazioni del virus. Oggi la presentazione ufficiale negli spazi all’aperto dell’azienda Barone di Villagrande, alla presenza straordinaria di Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale. «Qui a Milo – ha detto il Ministro Provenzano – c’è un sistema territoriale legato al vino che funziona, a cominciare dalle istituzioni e dalla capacità di cooperazione di una oculata gestione del territorio da parte dei produttori vinicoli: elementi che fanno un vino dell’Etna straordinario ma anche un modello di successo e di sviluppo nel segno di un Sud produttivo e che lavora, e non assistito e tollerato».
Sull’edizione 2020 della Vinimilo, il sindaco Alfio Cosentino ha dichiarato: «Onoriamo un impegno con il territorio e la comunità con una edizione necessariamente più contenuta per via delle limitazioni logistiche a tutela della salute pubblica. La dedichiamo con riconoscenza a tutte le donne e gli uomini del mondo del vino dell’Etna che con passione investono tempo e risorse in quest’attività e che, come confermano i numeri, produce valore per il territorio di Milo e la sua gente. Rimandiamo al 2021 la tradizionale festa di piazza e per questo difficile 2020 ci concentriamo su aziende e produttori per dialogare e mettere a fuoco soluzioni per il futuro post-covid, a cominciare dall’imminente vendemmia».
Protagonista principale degli appuntamenti della ViniMilo è come sempre l’Etna Bianco Superiore, vino DOC che da disciplinare è prodotto da uve carricante provenienti esclusivamente dal territorio di Milo e che, come documentano i dati IRVOS (Istituto Regionale Viti e Oli di Sicilia) e del Consorzio Etna Doc in cinque anni (2015-2019) ha registrato un trend costante di crescita in superfici rivendicate (da 25 a 38 ettari, +54%), in uve rivendicate (da 868 quintali a 1.613, +85%), in vino imbottigliato (da 218 a 404 ettolitri) e in numero di produttori certificati: erano tre nel 2015, nel 2019 sono diventati sette*. Un successo indiscutibilmente legato alla natura specifica del suolo vulcanico e al microclima di Milo, alla caparbietà dei produttori e alle capacità di fare squadra intorno al brand ViniMilo che si traducono in controllo del territorio, valorizzazione e manutenzione del paesaggio, senza contare occupazione e indotto legato al corollario di imprese che, dagli imbottigliatori agli etichettatori, dai ristoratori ai piccoli gestori di B&B, dalle guide ambientali e vulcanologiche ai sommelier, ruota intorno al mondo del vino a Milo e più in generale sull’Etna.
In programma due eventi dedicati ai vini da suoli vulcanici realizzato in collaborazione con l’associazione Volcanic Wines che riunisce centinaia di produttori italiani: Volcanic Wines/Storie di bastardi ed eroi (degustazione di dodici vini 28 agosto, ore 19.30, Centro Servizi); Volcanic Wines/Storie di grandi chef di cucina e di grandi vini (cento etichette da suoli vulcanici in abbinamento a sei proposte gastronomiche, 29 agosto, ore 21, Barone di Villagrande); “L’Etna fra i territori dei grandi Bianchi” (degustazione comparata tra Etna Bianco Superiore e grandi bianchi internazionali a cura dell’azienda Benanti, 4 settembre, ore 19, Centro Servizi); un convegno in collaborazione con l’INGV di Catania (5 settembre, con il direttore Stefano Branca) e uno con l’Università di Catania (ospite il docente Rosario Faraci), la Strada del Vino dell’Etna e il Consorzio sul tema enoturismo post-covid; degustazioni di vini dell’Etna di 10 anni fa (a cura dell’enologo e produttore Salvo Foti), grappe e prodotti tipici siciliani con SlowFood Catania. Nei due weekend escursione con il CAI, spazio alla lettura, con l’Enoteca Letteraria e incontri con scrittori e giornalisti, e con la Land Art di Alfio Bonanno, l’artista di fama internazionale autore di installazioni con materiali naturali disseminate lungo i boschi di Milo. Venerdì 11 l’annullo filatelico di Poste Italiane per la 40esima edizione della ViniMilo (Centro Servizi, dalle ore 16).
Tutti gli eventi sono a numero chiuso, occorre prenotarsi e munirsi di mascherina propria. ViniMilo è sui social Facebook, Twitter e Instagram con l’hashtag #ViniMilo2020 e #ViniMilo40. INFO sul sito www.vinimilo.it.
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