Società La conferenza “Democrazia, Costituzione e partiti: la partecipazione dei cittadini tra passato, presente e futuro”, voluta dal vescovo di Acireale Antonino Raspanti, e moderata dal giornalista Salvo Fallica, ha offerto spunti di riflessione dei deputati regionali Nicola D’Agostino e Nuccio Di Paola e degli ex ministri Calogero Mannino e Anna Finocchiaro circa i problemi che affliggono le relazioni sociali
La conferenza “Democrazia, Costituzione e partiti: la partecipazione dei cittadini tra passato, presente e futuro”, svoltasi sabato 3 febbraio, nella sede Aias di Acireale, voluta dal vescovo di Acireale Antonino Raspanti, è stata un’occasione proficua per riflettere sui temi della democrazia e della partecipazione politica nei nostri giorni protagonisti del dialogo sono stati i deputati dell’Assemblea regionale siciliana Nicola D’Agostino (Forza Italia) e Nuccio Di Paola (Movimento 5 Stelle), e gli ex ministri Calogero Mannino (Democrazia cristiana e Unione di centro) e, in videocollegamento, Anna Finocchiaro (Partito democratico della sinistra, Democratici di sinistra e Partito democratico) i quali, insieme al vescovo Raspanti e al giornalista Salvo Fallica, hanno offerto spunti di riflessione circa i problemi che affliggono le relazioni sociali nel contesto attuale.
Il vescovo Antonino Raspanti: «Assistiamo ad una crescita costante di violenza sociale e in modo proporzionale notiamo come il dibattito pubblico si sia ridotto notevolmente nell’ambito delle proposte, salvo poi manifestarsi esclusivamente nella lamentela e negli scontri, non appena vengono a mancare alcuni servizi. In quanto cristiani, non possiamo rimanere sordi dinanzi al grido di una comunità civile che richiede attenzione e proposte lungimiranti».
Conclude Raspanti: «Vivere e organizzare un partito è un fenomeno democratico che garantisce la vita della Repubblica. Essenziale allo svolgimento della vita politica è la nostra Costituzione che disciplina il diritto e la responsabilità. Quello della partecipazione politica oggi non è un argomento qualunque, bensì il tema principale sul quale si basa il funzionamento dell’apparato amministrativo di un territorio».
Il dibattito politico si è modificato, com’è naturale che sia, nel corso degli ultimi cinquant’anni. Dal secondo dopoguerra ad oggi, i meccanismi di formazione del consenso hanno dovuto fare i conti con gli sviluppi incalzanti della tecnica e delle tecnologie nell’ambito della comunicazione. Ciò ha prodotto nuovi meccanismi di investimento del capitale, da cui i cittadini e le stesse formazioni politiche, in quanto enti concreti , inevitabilmente attingono. Ciò avviene non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa e del mondo. In gioco c’ è, dunque, non solo il futuro del nostro territorio, ma anche la creazione e il consolidamento di relazioni sane tra comunità e popoli diversi.
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