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Nasce SegestaLab, il nuovo spazio per famiglie del parco archeologico di Segesta

Laboratori Lo spazio, appena inaugurato, offre una visione a 360 gradi del sito e della Valle del Belice con una sorpresa per i più piccoli, un “muro” pensato per rendere la storia e l’archeologia, un bellissimo gioco coinvolgente che è anche un vero viaggio nel tempo

Strettamente connesso al bookshop di ultima generazione, è stato appena inaugurato al Parco archeologico il SegestaLAB, sorta di introduzione tematica su più livelli che possa “condurre per mano” alla scoperta del sito, in tutte le sue sfaccettature. Un luogo nuovo, pensato per i visitatori, ma anche per il territorio: le famiglie qui potranno ritrovarsi, apprendere, confrontarsi, passare il tempo partecipando a laboratori, esperienze, presentazioni, postazioni didattiche. Lo ha ideato CoopCulture in stretta connessione con la direzione del Parco di Segesta, e in collaborazione con gli esperti di MiniMuPa, il museo a misura di bambino nato un anno fa a Palermo: SegestaLAB è stato inaugurato il 21 novembre in occasione della presentazione della nuova offerta didattica di attività per le scuole, preparata da CoopCulture.

SegestaLAB offre una visione a 360 gradi del sito e della Valle del Belice. Con una sorpresa per i più piccoli, un “muro” di 5m pensato per rendere la storia e l’archeologia, un bellissimo gioco coinvolgente che è anche un vero viaggio nel tempo.

«Ho chiesto ai bambini se si divertivano, hanno risposto in coro di sì, quindi sono già contento – spiega il direttore del Parco di Segesta, Luigi Biondo -. È tutto analogico, qui si rende contemporaneo l’antico ma con un linguaggio che riesce a coinvolgere chi diventerà il pubblico di domani»
I bambini potranno “toccare con mano” il passato, attraverso 4 exhibits + 1, guidati da Emilio, un simpatico asinello disegnato da Annette Lichtenstern (la fondatrice di Palermobimbi) e ispirato a una figura su un vaso elimo. Tappa dopo tappa, i piccoli visitatori seguiranno un “binario” magnetico e Segesta si mostrerà attraverso i suoi monumenti, i personaggi, il racconto, le maschere e la storia. La parete analogica è stata progettata con una particolare attenzione per i bambini con difficoltà di apprendimento o disabilità: per questi piccoli ospiti speciali, sono stati pensati stimoli tattili e visivi con materiali naturali, legno e tessuti. La realizzazione è di Aurelio Ciaperoni (Fuori Catalogo), artigiano palermitano esperto in giochi in legno e realizzazioni museali. «Segesta, nei secoli, è stata un luogo di incontro e dialogo. Oggi vogliamo che diventi anche uno spazio di confronto e attenzione, soprattutto per bambini e famiglie – dice Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture – La nostra missione è chiara: mettere il territorio al centro, valorizzando il patrimonio culturale e rendendolo accessibile e vivo per tutte le generazioni».

Da dicembre il SegestaLAB proporrà anche un calendario di appuntamenti, letture teatralizzate, fiabe animate: i bambini potranno trascorrere tanto tempo al Parco durante le vacanze di Natale, partecipando a campus tematici e laboratori e ascoltando i narratori. L’ingresso sarà gratuito. Il primissimo appuntamento sarà già domenica 1 dicembre (giornata di ingresso gratuito nei luoghi della cultura) alle 10 e alle 11.30 con un laboratorio condotto da Gabriele Mercadante (bibliotecario di Booq, biblio-officina della Kalsa) dedicato a Giufà, lo stolto-furbastro presente, con vesti diverse, in tutti i Paesi del Mediterraneo. Il laboratorio fa parte di “Biblioteche in rete. Giufà nella Valle del Belìce” e del più ampio festival Giufà nella Valle del Belice, curato da Fondazione Orestiadi e Rete bibliotecaria BiblioTP – Biblioteche Trapani e provincia: nel quadro del Fondo per la promozione della lettura del Ministero della Cultura.

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