Teatro e opera La storica sala teatrale catanese riapre con una nuova gestione (Carlo Auteri e Mario Fraello del Teatro Abc di catania) e una nuova direzione artistica (l'attrice e regista Francesca Ferro). Dal 14 dicembre sono 16 gli spettacoli per una stagione nel segno dell’inclusività. Auteri e Fraello: «Abbiamo fatto di tutto per restituire questo teatro alla città». Ferro: «Oggi c’è la squadra giusta per tracciare il futuro del Musco»
Quattro sezioni che spaziano dal contemporaneo alla tradizione, passando per i grandi monologhi e la musica. Il Teatro Angelo Musco di Catania riapre con una nuova gestione firmata Teatro ABC di Catania, la direzione artistica di Francesca Ferro, e si rilancia con un ricchissimo cartellone nel segno dell’inclusività. Che le saracinesche della storica sala di via Umberto I siano nuovamente alzate è già, di per sé, un piccolo miracolo. Forse al pari della prima “rinascita” del Musco dopo il devastante incendio del 1972, che lasciò intatte solo le strutture murarie. Segnato dalla pandemia, rimasto orfano di una guida, destinato probabilmente a diventare nulla più che un deposito, il Teatro Musco riparte invece adesso riqualificato e rinnovato grazie ad una nuova scommessa imprenditoriale di Carlo Auteri e Mario Fraello. «Abbiamo fatto di tutto per restituire questo teatro alla città – spiegano – per far ripartire la storia dove si era fermata. Adesso tocca agli artisti riempirlo di progetti ed emozioni. Legato ad una grande struttura come il Teatro ABC, il Musco deve diventare un centro di produzione, un’officina, una scuola per i giovani attori e autori catanesi. Questo teatro deve vivere».
Animata da questo spirito, la presentazione della stagione si è trasformata in una festa. «Anche perché – ha sottolineato in veste di gran cerimoniere Salvo La Rosa – quando un teatro riapre è sempre un momento di grande gioia». «È iniziato tutto da qui negli Anni Cinquanta – ha evidenziato Francesca Ferro – da quei grandi artisti che, animati da una forte comunione di intenti, hanno costruito quello che è diventato il teatro catanese. Oggi, dopo due anni di difficoltà, c’è la squadra giusta per tracciare il futuro del Musco, che non vivrà solo durante gli spettacoli ma sarà una costante fucina di idee e iniziative. Vogliamo essere inclusivi».
«Grazie a chi ha pensato di rialzare questa saracinesca – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Catania, Barbara Mirabella – a chi ha avuto il coraggio di mettere in gioco la propria forza imprenditoriale. Questo nuovo progetto mette insieme tante cose: il rispetto per le tradizioni e l’innovazione, intesa come spinta emotiva per mantenere l’identità di questa città. Torniamo a stare vicini, a fare comunità, anche grazie al teatro».
Il battesimo, fissato per il 14 dicembre, toccherà alla tradizione, con il “San Giovanni Decollato” di Martoglio diretto da Antonello Capodici e interpretato da Giuseppe Castiglia. «Il primo step – spiega il regista – era di fare in modo che questa sala riprendesse un legame fortissimo col territorio e la città. I tre titoli della tradizione che dirigerò sono stati scelti proprio per questo e avranno per protagonisti tre artisti straripanti, bulimici, con una fame di vita straordinaria. Il Musco non era un teatro esclusivo ma popolare. Ne faremo un teatro senza aggettivi».
Dopo “San Giovanni Decollato” (dal 14 al 19 dicembre), il cartellone della tradizione vedrà in scena Gino Astorina ne “L’eredità dello zio canonico” (dal 18 al 23 gennaio 2022), di Antonino Russo Giusti e la regia di Capodici; Sergio Vespertino ne “Il vendicatore” (dal 29 marzo al 3 aprile 2022) di Francesco Lanza e la regia sempre di Capodici; Nadia De Luca e Rosario Minardi nell’adattamento di “Storia di una capinera” di Giovanni Verga, scritto e diretto da Minardi.
Attesissimi anche i “grandi monologhi”: Giulia e Paola Michelini in “Alza la voce” (11/13 febbraio 2022); Stefano Massini ne “L’alfabeto delle emozioni” (18/20 febbraio 2022); Drusilla Foer in “Eleganzissima” (24/27 marzo 2022); Marco Bocci con “Lo zingaro” (21/24 aprile 2022).
Nella sezione “contemporaneo” confluirà invece la fortunata esperienza del Teatro Mobile di Catania. In scena cinque spettacoli: “Bufalino 100” di Giampaolo Romania (5/9 gennaio 2022); “Token” in coproduzione con Gags (26/30 gennaio 2022); “Stupidistan” da un romanzo di Stefano Amato (23/27 febbraio 2022); “Dio ha le basette e ascolta Frank Zappa” diretto da Giampaolo Romania (dal 27 aprile all’1 maggio 2022); “Riccardo u terzu” diretto da Francesca Ferro (11/15 maggio 2022).
Ultima ma non ultima la sezione musica con tre concerti-evento: Kaballà il 10 febbraio 2022, Mario Incudine il 7 marzo 2022 e I Lautari il 17 marzo 2022. Informazioni al botteghino del Teatro ABC, in via Mascagni 94 a Catania, aperto da martedì a sabato, dalle 16 alle 20; giovedì anche la mattina dalle 10 alle 13.
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