Sette giovani chimici, competenti e motivati, con la voglia non solo di fare ricerca nel settore delle sostanze naturali, della sintesi di composti ad
Sette giovani chimici, competenti e motivati, con la voglia non solo di fare ricerca nel settore delle sostanze naturali, della sintesi di composti ad attività biologica e nei sistemi nanostrutturati con applicazioni biomediche, ma anche di sperimentarsi in una veste nuova: quella dell’imprenditore che sa unire le potenzialità innovative, provenienti dal mondo scientifico, con le competenze economico-gestionali e di reperimento fondi necessarie per la nascita di nuove start up e spin off.
Sono stati loro, Elena Buccieri, Davide Gentile, Ivana Di Bari, Marisol Lo Bianco, Adriano Paternò, Fabiola Spitaleri e Martina Ussia, i protagonisti del progetto di formazione dal titolo “Dai composti naturali ai sistemi nanostrutturati: applicazioni e prodotti per la salute”, che si concluderà il 30 ottobre all’Istituto Biomolecolare del CNR di Catania, promosso dalla Regione Sicilia – Dipartimento dell’istruzione e della formazione professionale e dal Fondo Sociale Europeo PO 2007-2013 con l’obiettivo di rafforzare l’occupabilità nel sistema di R&S e favorire la nascita di spin-off di ricerca in Sicilia (Avviso 1/2012).
Il progetto nasce dalla convinzione profonda che la chimica può fornire un contributo alla risoluzione delle cosiddette “societal challenges” nel settore della salute individuate nella ricerca di nuovi strumenti e soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie.
Questa l’idea che ha dato vita un anno fa al progetto, giunto oggi alle battute finali, i cui risultati sono stati illustrati dalla responsabile scientifica Angela Patti. “I ragazzi hanno risposto con tanto entusiasmo e professionalità – ha commentato– momenti come questi servono a fare capire quale sia il ruolo della ricerca e dell’innovazione oggi. C’è molta soddisfazione, grazie anche al supporto dell’Ente”. È un bell’esempio concreto di formazione al lavoro attraverso la ricerca – ha sottolineato Alberto Silvani responsabile Valorizzazione Ricerca, Struttura di particolare rilievo della Direzione Generale del CNR – i borsisti hanno dimostrato che per ognuno delle ricerche svolte c’è un futuro. Adesso dobbiamo tutti adoperarci per dare continuità ognuno per la propria parte”. Erano presenti Concetta Raia, deputata regionale, Angelo Villari e Orazio Licandro, assessori al Welfare e Saperi, comune di Catania.
I lavori sono proseguiti con la tavola rotonda su “alta formazione e imprenditoria innovativa. Sono intervenuti Giuseppe Manuele, presidente sezione Chimici e Chimico farmaceutici Confindustria Catania, Maria Grazia Mazzone, (director of business&portfolio development SIFI), Antonio Cammalleri, (Intersicilia Cargo Surveyor). Un’occasione di riflessione sulle strategie da attuare affinché progetti come questo concluso non rimangano un casi isolati. “I ragazzi hanno aggiunto competenze, hanno appreso cos’è una gestione economica – ha aggiunto Maria Grazia Mazzone –come creare un business plan. Dai loro progetti possono ora nascere processi per ottenere materie prime che possono essere sfruttate dalle aziende”. Il piano formativo stato costruito in 300 ore di didattica in aula e laboratorio e da una attività di learning on the job con un’azione di tutorship individuale di 20 ore al mese per ogni borsista.
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