Recensioni Dedicata al contrabbassista e compositore trapanese, nel centenario della morte, l'avvincente performance svoltasi il 30 gennaio a Catania per la stagione “Incontri d'arte” della Società Catanese Amici della Musica. Il concertista veneto è attivo da giugno 2021 con la formazione dell'Orchestra Scontrino che si prefigge lo studio e la valorizzazione del compositore siciliano
Dedicata al contrabbassista e compositore trapanese Antonio Scontrino (1850-1922) nel centenario della morte, l’avvincente performance svoltasi domenica 30 gennaio all’Istituto Sacro Cuore di Catania per la stagione “Incontri d’arte” della Società Catanese Amici della Musica, nel sedicesimo appuntamento del calendario 2021-2022, presidente Anna Rita Fontana, che ne cura la direzione artistica da quattro anni.
Protagonisti dell’evento il contrabbassista veneto Nicola Malagugini (originario di Rovigo) e la pianista catanese Mirea Zuccaro. Primo contrabbasso dal 2004 al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania (dopo collaborazioni con l’orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala e l’orchestra del Maggio musicale fiorentino), il concertista è attivo da giugno del 2021 con la formazione dell’Orchestra Scontrino che si prefigge lo studio e la valorizzazione del compositore siciliano, del quale sono in programma i quartetti, le sinfonie e alcune composizioni da camera. Di Scontrino Malagugini ha estrapolato dalla Biblioteca del Conservatorio di Palermo nove produzioni inedite che attingono ispirazione al repertorio operistico dell’Ottocento, riunite poi nel disco dal titolo “Fiori d’opera – Fantasias for double-bass and piano”, edito dalla casa editrice Da Vinci Classics, e incentrate sul versante lirico di Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti, Pietro Platania, Vincenzo Bellini e Gioachino Rossini: esecutori ne sono i suddetti protagonisti, con qualche adattamento, sempre per contrabbasso e pianoforte, attuato da Malagugini.
Alcune di queste partiture operistiche sono state contemplate nel programma della serata, ovvero Fantasia su “Beatrice di Tenda” (dalle pagine del Cigno catanese) e Fantasia “Fiori Rossiniani”, che i due artisti giostravano con eleganza, nitore di tocco e svettante livello tecnico, come si evinceva nel corso dell’intera serata, non lesinando nuances espressive fin dall’apertura del concerto con la Romanza “Sogno d’amore”, che ha avviato la triade in omaggio a Scontrino. L’affiatato sodalizio (creatosi nel 2016) ha visto Malagugini proteso ad un’arcata profonda che si inerpicava agilmente tra la zona acuta e l’ombrosità risonante dei bassi, esprimendo al meglio la duplice anima dello strumento; ed altresì una pianista accorta e dal suono ben levigato e incisivo tra caute misure di sostegno al contrabbasso. Entrambi mettevano in campo sonorità raffinate nell’intensità melodica del canto belliniano e nella celestiale aria del maestro di Pesaro “Dal tuo stellato soglio” (contenuta in Fiori rossiniani, dall’atto terzo dell’opera Mosè in Egitto).
A seguire l’Adagio e Allegro op. 70 di Schumann, dal versante romantico tedesco, congeniale anch’esso a Scontrino, che lo conobbe e assimilò quando si recò a Monaco di Baviera a studiare, per concessione di una borsa di studio da parte del Municipio di Trapani, il cui conservatorio è intitolato al musicista. Interessanti per levità e freschezza compositiva, anche i brani estrapolati dal repertorio di Giovanni Paolo Bottesini, contrabbassista di talento (che divenne fonte d’ispirazione per il compositore trapanese) del quale sono stati eseguiti Romanza drammatica, Introduzione e gavotta e, dal terzo atto dell’opera “La molinara” di Giovanni Paisiello, la vezzosa aria “Nel cor più non mi sento”, tra amenità perigliose di virtuosismo strumentale del contrabbasso.
Ampio e caloroso l’assenso del pubblico, sempre attento durante l’intera performance,e prodigo in chiusura di reiterati applausi, ai quali i validissimi concertisti hanno risposto col bis “Canto del pastore”, altro delicato omaggio al compositore trapanese.
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