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Sciascia, Pasolini e quella generazione di intellettuali che fecero la storia ideale e civile d’Italia

Blog In un convegno che si terrà a Racalmuto nei prossimi 22 e 23 ottobre, la Fondazione Leonardo Sciascia indagherà sulle sorti di un’intera generazione, quella dei nati tra il 1921 e il 1925, scrittori, artisti, intellettuali, politici che segnarono nel nostro Paese la storia della letteratura e delle arti, della politica e del dibattito ideale e civile

In occasione dei due centenari dalla nascita di Leonardo Sciascia (1921) e di Pier Paolo Pasolini (1922), la Fondazione Leonardo Sciascia avrebbe potuto celebrare il duraturo sodalizio tra i due scrittori con il consueto convegno in cui trattare ancora una volta di entrambi, della loro solidale diversità, delle polemiche in cui furono coinvolti, dei loro coraggiosi azzardi intellettuali ed espressivi.

Invece si è deciso di allargare il quadro, e di indagare per la prima volta – in un convegno che si terrà a Racalmuto nei prossimi 22 e 23 ottobre sulle sorti di un’intera generazione, la loro, quella dei nati tra il 1921 e il 1925. Fu infatti una generazione di scrittori, artisti, intellettuali, politici che segnarono nel nostro Paese la storia della letteratura e delle arti, della politica e del dibattito ideale e civile.

Pasolini e Sciascia al Premio Brancati di Zafferana Etnea nel 1968

Una storia della cultura e delle forme espressive scandita per generazioni è ancora da fare: questo tentativo, arricchito da relatori competenti, intende innovare il consueto appuntamento dei centenari, facendone occasione di indagini che ai soliti medaglioni celebrativi sostituiscano la febbrile temperatura delle epoche e degli ambienti di volta in volta indagati.

E così in quei due giorni ascolteremo, dopo la relazione introduttiva di Fernando Gioviale sul rapporto fra i due scrittori, quelle di Marina Paino su Italo Calvino, di Rosario Castelli su Francesco Rosi, di Leandra D’Antone su Emanuele Macaluso, di Stefania Mazzone su Danilo Dolci, di Elvira Seminara su Goliarda Sapienza, di Arianna Rotondo su Cristina Campo, del sottoscritto su Mario Pomilio, di Giuseppe Raniolo su Franco Basaglia, di Maria Panetta su Angelo Maria Ripellino, di Sebastiano Vecchio su don Lorenzo Milani, di Giuseppe Astuto su Enrico Berlinguer, di Dario Stazzone su Sebastiano Addamo, di Maria Rosa De Luca su Maria Callas, di Fabrizio Catalano su Damiano Damiani.

Un programma nutrito per un’idea nuova, ma non solo: al convegno si affiancherà una bella mostra – lettere, libri, immagini, documenti – sul rapporto Sciascia-Pasolini, (lettere, libri, immagn, documenti) curata da Vito Catalano e Edith Cutaia. A entrambi, il convegno e la mostra, tutti – studiosi e curiosi, studenti e docenti, devoti a Sciascia e/o a Pasolini – si ritengano calorosamente invitati.

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