Teatro e opera La giuria del premio ha selezionato i lavori della compagnia Banned Theatre, Gaspare Balsamo e Mezzaria Teatro che saranno messi in scena dal 29 al 31 ottobre nella nuova Sala Futura dello Stabile etneo. Assegnate anche due menzioni speciali, alla compagnia "La casa dei santi" e a Turi Zinna
Sono “In balia di un attimo” della compagnia Banned Theatre, “Melos” di Gaspare Balsamo prodotto dall’associazione Luogocomune e “Decadenze” di Mezzaria Teatro gli spettacoli vincitori del premio “Catania Premia Catania”, annunciati oggi dai vertici del Teatro Stabile di Catania e pronti ad andare in scena il 29, 30 e 31 ottobre in Sala Futura (via Macallè, 3).
Il bando di concorso del Premio, pubblicato a luglio 2020, doveva concludersi nell’autunno dello stesso anno, dopo la scelta dei vincitori da parte della giuria composta Laura Sicignano, Raffaele Marcoccio, Filippa Ilardo, Simona Scattina e Stefania Rimini. Un anno fa il secondo lockdown ha impedito che si completasse il progetto, che ora si conclude invece con le tre rappresentazioni che aprono a tutti gli effetti la programmazione della Sala Futura: «Da quella che è stata per tutti noi una ragione di sofferenza, ovvero la chiusura delle sale teatrali – spiega la direttrice Laura Sicignano -, nasce oggi un’opportunità. La nostra nuova Sala Futura, aperta nei giorni scorsi come secondo spazio per lo sviluppo delle attività artistiche del Teatro Stabile di Catania e dedicata soprattutto alle novità, diventa il luogo ideale per accogliere questo tipo di proposte, innovative e rappresentative della Sicilia. Siamo felici di inaugurarla con un’operazione importante come questo Premio».
«Il Teatro Stabile di Catania produce la propria offerta culturale e di spettacolo valorizzando gli autori, i registi e gli interpreti siciliani, sia quelli già affermati a livello nazionale, sia quelli emergenti – spiega ancora Sicignano -. Con questo bando riservato a formazioni artistiche residenti in provincia di Catania abbiamo voluto fare una ricognizione del panorama creativo della città, per giungere alla selezione di tre spettacoli da rappresentare nel nostro Teatro, contribuendo così alla valorizzazione e alla crescita delle realtà più interessanti e talentuose».
Il lavoro della giuria in questo senso è stato orientato da una scelta precisa: «La selezione ha privilegiato artisti capaci di esprimere una progettualità globale, insieme a una precisa idea della propria identità artistica e a una propria visione del lavoro teatrale. Crediamo che questo sia il compito di un sistema che offre opportunità di crescita e lascia spazio all’innovazione».
Il primo spettacolo ad andare in scena sarà “In balia di un attimo”, in programma il 29 ottobre alle ore 21. Scritto da Federico Fiorenza, che lo dirige insieme a Sandro Rossino, lo spettacolo è l’elaborazione di voci narranti e situazioni proprie di uomini che hanno subito un infortunio sul lavoro, una realtà che tocca da vicino non solo il soggetto che subisce, ma l’intero nucleo familiare. Uno spettacolo in cui «il fatto di cronaca – si legge nelle motivazioni della giuria – si trasforma in un’esplorazione della condizione umana, laddove l’eroismo nasce dalla battaglia sostenuta, attimo per attimo, dai lavoratori infortunati capaci di trovare il coraggio di vivere ogni istante come attimo prezioso, come dono, come sfida, l’ennesima di fronte cui non si può scappare mai».
Il 30 ottobre alle ore 21 andrà in scena “Melos”, scritto, diretto e interpretato da Gaspare Balsamo, «tra i più importanti e rappresentativi autori della nuova generazione che – ha scritto la giuria nelle motivazioni del premio – dedicano la loro ricerca al cunto della tradizione siciliana, e che da anni traghetta nella contemporaneità un patrimonio di memorie, fatto di riti, storie, fabule, parole e suoni». Melos è un giovane pastore siciliano che viene catturato una volta fallito il tentativo di uccidere il Re Nisus e condannato a morte: la sua storia diventa uno spettacolo sull’esaltazione dell’amore e sui valori della giustizia e dell’amicizia, che conserva e mantiene alcuni dei temi fondamentali della leggenda antica siciliota, del racconto contemporaneo giapponese e di alcune opere di Platone ai quali si ispira.
Ultimo spettacolo ad andare in scena sarà, il 31 ottobre alle ore 21, “Decadenze” di Steven Berkoff diretto da Giovanni Arezzo. Il testo del drammaturgo, attore e regista inglese, feroce atto d’accusa alla società degli anni Settanta, colpisce in realtà l’intera società occidentale e si rivela estremamente attuale. «Merito del progetto di Giovanni Arezzo – scrive la giuria – è quello di allargare lo sguardo alla drammaturgia contemporanea europea. La particolare qualità drammaturgica, allo stesso tempo, violenta ed evocativa, fanno di questo testo un perfetto banco di prova sia per le capacità attoriali che registiche, fornendo tutti i registri, dall’invettiva, ai giochi di parole, al linguaggio denso e ricco, a quello scabro e violento».
La giuria ha assegnato anche due menzioni speciali alle compagnie La casa dei santi per “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vide” raccontato da Giovanni Calcagno e “Morte nella notte di Natale” di Franz Xaver Kroetz con Turi Zinna.
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