Eventi Decine di bambini, famiglie e giovani hanno preso parte alla manifestazione siracusana che ha voluto celebrare il mare e la vela attraverso le voci dei suoi partecipanti. Curiosi ed amatori dello sport che fa della navigazione il suo cuore pulsante, si sono incontrati al Foro Italico per diventare testimoni di uno stile di vita dedicato al velismo e all’amore per il mare. Ricordato con una lettura scenica anche l'impegno per il mare di Enzo Maiorca
«Il mare è un palcoscenico rivelatore del vero valore dell’uomo, sul quale ognuno di noi è costretto a muoversi senza maschera». Con le parole inviate da Patrizia Maiorca per l’occasione, e lette ed interpretate dall’attrice Katia Annino si è aperta, ieri pomeriggio al Foro Italico di Siracusa, l’iniziativa “Velisti per Cultura” presentata dai conduttori Lucia De Luca e Giuseppe Messina. La kermesse è stata organizzata e promossa dall’associazione culturale Opera in collaborazione con il Comune di Siracusa, Siracusa Città Educativa, la Capitaneria di Porto, il Demanio marittimo della Regione Siciliana, la Lega navale, i Circoli Velici siracusani e la Federazione Italiana Vela.
Le letture teatralizzate dei testi di Enzo Maiorca, come il romanzo autobiografico “Sotto il segno di Tanit”, hanno animato e fatto da filo conduttore alla manifestazione. Obiettivo dell’evento è stato promuovere il mondo della vela inteso come sport ma anche come simbolo di tradizione e cultura di un intero territorio.
«Si è riusciti a trattare con leggerezza un tema complesso – ha detto Rita Gentile, Assessore alle Politiche di Inclusione del Comune di Siracusa –, dando modo ai partecipanti di cogliere degli spunti di riflessione su cui interrogarsi e sviluppando la volontà di approfondire l’argomento. Il valore aggiunto dell’evento è stato certamente rappresentato da una virtuosa collaborazione sinergica fra istituzioni ed associazionismo. Mi riferisco all’attuazione del principio di sussidiarietà tra istituzioni e comunità che necessita di essere praticato ma, allo stesso tempo, compreso sia dalle istituzioni che dal mondo dell’associazionismo in primis».
A rendere concreta la finalità perseguita dall’associazione e dagli Enti sono stati gli interventi di Ivan Branciamore delegato nazionale della Federazione Italiana Vela, del vicepresidente della Lega Navale Giuseppe Impallomeni ma anche dell’Assessore comunale alle Politiche culturali Fabio Granata che ha raccontato nascita ed evoluzione della Sovrintendenza del Mare ricordando il compianto Sebastiano Tusa.
Hanno preso parte all’iniziativa anche il professore Augusto Aliffi, Emanuele Schiavone dell’associazione Il Gozzo di Marika, Emma Schembari di Rifiuti Zero e Carlo Gradenigo, Assessore comunale all’Ambiente che hanno, inoltre, affrontato la più che mai attuale criticità dell’abbandono di mascherine e dei relativi rischi per l’ecosistema.
Nel corso della manifestazione non sono mancate le incursioni artistiche complice la mostra fotografica “U mari miu” a cura di Marcello Bianca. Gli scatti raffiguranti il mare e le barche a vela sono stati gentilmente omaggiati dal fotografo siracusano ai relatori dell’evento.
I laboratori «Origami in barca a Vela» e «Annodando», hanno visto impegnati decine di bambini nella realizzazione di barche di carta o alle prese con le tecniche per realizzare i nodi marinareschi. Per l’occasione ad intervenire sono stati i dipendenti in pensione della “Mari base di Augusta”, Santo Passanisi e Giuseppe Abela. Il laboratorio creativo destinato ai manufatti di carta è stato, invece, ideato da Rossana Geraci di Siracusa Città Educativa e realizzato con l’ausilio di Carovana Clown, AnimaMente ed Olga Perfiloeperdisegno.
«Le condizioni atmosferiche quali il vento non ci hanno permesso di proporre ai partecipanti la visita a bordo delle barche a vela che sarebbero state messe a disposizione dai soci della Lega Navale – ha affermato il presidente dell’Associazione Culturale Opera, Giuseppe Messina –. Questo imprevisto non ci ha comunque impedito di portare avanti il nostro progetto nel migliore dei modi e rispettando, allo stesso tempo, le norme ministeriali previste in materia anti-contagio. Siamo stati travolti dall’entusiasmo che tutti i nostri collaboratori ci hanno dimostrato. Crediamo che sia questo il modo migliore di fare cultura, riuscendo ad essere innanzitutto vera e propria comunità».
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