Musica Il musicista senegalese, catanese d'adozione, ha scritto una ninna nanna dedicata al “bambino” che c’è dentro ognuno di noi, soprattutto in questi tempi di disorientamento a causa dell'emergenza sanitaria. E per realizzare "Yayoo, una ninna nanna al tempo del Covid-19", ha chiamato all'appello gli amici Rita Botto, Dario Chillemi, Serena Chillemi, G. Diebate, Federico Farina, Oumy Mbaye e Faisal Taher - che hanno registrato il loro contributo canoro o musicale da casa
Il musicista senegalese Jali Diabate, compositore, suonatore di Kora e cantante, cittadino siciliano da vent’anni circa da quando ha scelto Catania come sua città d’adozione, ha scritto una ninna nanna dedicata al “bambino” che c’è dentro ognuno di noi, soprattutto in questi tempi di spaesamento e disorientamento a causa dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica da Coronavirus. E per realizzare “Yayoo, una ninna nanna al tempo del Covid-19”, ha chiamato all’appello tanti dei suoi amici musicisti siciliani – Rita Botto, Dario Chillemi, Serena Chillemi, G. Diebate, Federico Farina, Oumy Mbaye e Faisal Taher – che hanno registrato il loro contributo canoro o musicale da casa. «Un mittente sconosciuto ci ha inviato un messaggio spingendoci a meditare – commenta Diabate – e dando prova della sua risonanza. Il coronavirus colpisce indistintamente. Non distingue età, sesso, classe sociale, genere, razza, religione e appartenenza geografica. In questo rispetta quell’uguaglianza che molto spesso viene calpestata e che invece dovrebbe regolare le nostre vite. Che sia un monito per riflettere… Ingenui, inermi e sognatori… parole che riecheggiano in questa ninnananna pensata per tutti i piccoli costretti a vivere in una situazione che non gli appartiene. E #ConLaMusicaAndràTuttoBene».
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